“Son venuto da lontano, qui è casa mia. Già ti conoscevo Napoli, secondo mamma mia. Grazie di chiamarmi figlio adesso che ti sto vicino, grazie per tutto il bene che mi vuoi”…
Cantava così Maradona insieme ai compagni del Napoli durante il periodo di Natale del 1987, pochi mesi dopo aver conquistato il primo Scudetto. E non si può far altro che commuoversi ascoltando ‘La Favola più bella’ e guardando le immagini di quel Napoli Campione d’Italia. Sei giorni fa è ricorso il 33esimo anniversario di quel primo titolo vinto dal Napoli di Diego Armando Maradona. Il primo sigillo nella storia del calcio azzurro che porta l’indiscussa firma de ‘El Pibe de Oro’ e dei tanti campioni di quel magico anno. I tifosi partenopei più in là con gli anni, rispetto anche alla sottoscritta, possono ricordare lo Stadio San Paolo e tutta la città di Napoli in festa quel giorno (10 maggio 1987) e nei giorni e mesi a seguire. Lo scugnizzo, metà argentino e metà napoletano, che adesso va per i 60 anni, ed è l’attuale tecnico del Gimnasia La Plata, proprio domenica scorsa ha pubblicato sul suo profilo Instagram un video per ricordare quella conquista insieme al Napoli, scrivendo la seguente didascalia: “Il primo scudetto, il primo amore. Eternamente napoletano!”. Dimostrando quanto tutt’oggi sia ancora legato al Napoli, alla città di Napoli, che ricambia considerandolo ancora adesso, dopo tanti anni, l’unico vero Campione azzurro e il solo Dio del calcio.
Maradona ricorda il secondo Scudetto vinto con il Napoli
Diego ha anche ricordato il secondo Scudetto del Napoli con un altro video molto intenso con le immagini di quella Napoli-Lazio del 29 aprile 1990 terminata 1-0 con la rete di Baroni al 7 minuto del primo tempo. Erano presenti più di 63 mila spettatori al San Paolo quel giorno (tra cui io che avevo 7 anni) per festeggiare il secondo titolo del Napoli, già matematicamente conquistato il 22 aprile 1990: quel giorno Napoli e Milan erano appaiate in classifica a 47 punti. I rossoneri giocarono la difficile trasferta a Verona mentre gli azzurri erano impegnati a Bologna con gli emiliani che non avevano nulla più da pretendere dal campionato data la salvezza già conquistata. Il Dall’Ara quel giorno fu invaso da più di 20 mila tifosi del Napoli provenienti da ogni dove. La partita fu archiviata in soli 15 minuti: gol di Careca,
magia di Maradona e guizzo di Francini dopo lo splendido tacco di Careca. La gioia dei tifosi partenopei era già indescrivibile ma le orecchie erano tutte alle radioline per ascoltare ‘Tutto il calcio minuto per minuto’: come da pronostico però il Milan era già in vantaggio con un gol su punizione di Marco Simone.
Intanto allo stadio Dall’Ara segna De Marchi per il Bologna ma l’attenzione di tutti è per la partita che si sta giocando a Verona. E proprio la squadra di casa mette a segno il gol del pareggio con Sotomayor, poco dopo l’espulsione di Van Basten. Nel frattempo Alemao ha siglato la rete del 1-4. Al Napoli basterebbe vincere al San Paolo la domenica successiva per conquistare il secondo Scudetto ma i diavoli perdono la testa e vengono espulsi Rjkard, Costacurta e Sacchi. Nei minuti di recupero segna Pellegrini con uno splendido pallonetto che regala la vittoria al Verona. Allo stadio Dall’Ara di Bologna esplode la gioia incontenibile dei suppporter azzurri che quasi nessuno si accorge del gol di Iliev per il definitivo 2-4. Il 29 aprile gli azzurri vinsero il secondo titolo di Campione d’Italia al San Paolo contro la Lazio ma quel giorno di 30 anni fa a Bologna si disegnò la storia.
