Mikhail Gorbaciov fu l’artefice della fine della Guerra Fredda, ma soprattutto il padre della cosiddetta Perestroika, attraverso la quale si impegnò in modo arduo a ricostruire il Paese. Tentò infatti di attuare un processo di cambiamento che avesse come obiettivo quello di istituire nuove riforme, politiche ed economiche, che rivoluzionarono di fatto la società russa. L’uomo che più di ogni altro credette nella possibilità di riformare l’Unione Sovietica.
Fu il presidente che tutti i cittadini russi vedevano come leader che li avrebbe risollevati dalle condizioni a cui erano stati costretti con il governo Stalin. Nella sua carriera Mikhail Gorbaciov ha avuto alti e bassi, poiché in realtà con il passare degli anni, il clima di fiducia nei suoi confronti andò via via scemando a causa fondamentalmente dell’incertezza e inadeguatezza delle sue riforme.
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Ma nonostante questo, il presidente ebbe il merito, riconosciutogli ancora oggi, di essere stato l’uomo che pose la parola fine alla Guerra Fredda e all’URSS, andando delineando la Russia, un Paese in pace con l’Occidente, avviato sulla strada di una concreta modernizzazione. Proprio grazie a queste azioni gli venne conferito il Premio Nobel per la Pace nel 1990.
Il ricordo lasciato è di sicuro quello di una figura d’uomo che con la sua tenacia, tentò un’impresa straordinaria, forse troppo grande per un uomo solo.