Sulla tragica morte di Maria Paola Gaglione stamattina Ciro Migliore è stato ascoltato in Procura
Per la morte di Maria Paola Gaglione è in carcere suo fratello Michele. Il ragazzo avrebbe speronato lo scooter su cui la ragazza si trovava insieme al suo fidanzato, Ciro Migliore. Stamattina Ciro si è recato in Procura a Nola per essere ascoltato dagli inquirenti. “Vive un momento di enorme dolore, ma ha una cosa che lo fa andare avanti con grande serenità ed è la forza della verità, di ciò che è successo di ciò che ha vissuto“. Ha commentato l’avvocato Giovanni Paolo Picardi che assiste il giovane. Il fratello di Paola, Michele, al momento si trova in custodia cautelare a Poggioreale. L’accusa nei suoi confronti è omicidio preterintenzionale aggravato da futili motivi e lesioni personali. Il motivo alla base del gesto che ha portato Maria Paola alla morte sarebbe la non accettazione da parte di Michele della relazione che Maria Paola aveva con Ciro, ragazzo trans.
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Morte Maria Paola Gaglione, le dichiarazioni di Ciro
Ciro Migliore ha raccontato alla stampa di aver subito minacce anche in passato da Michele Gaglione. In merito alla dinamica della caduta dallo scooter aveva detto che Michele aveva più volte colpito il mezzo in corsa con calci, mentre li inseguiva, fino al tragico epilogo. Riferendosi a Ciro, il suo avvocato ha dichiarato: “Vive ovviamente momenti di grande tensione, agitazione anche perché è una persona non abituata a questa grande tensione mediatica. E al di là di ciò, avendo perso la compagna della sua vita, potete immaginare che sta vivendo momenti davvero difficili“. Parlando poi delle minacce che avrebbe ricevuto in passato Ciro, l’avvocato ha ulteriormente precisato che “è una questione che Ciro ha riferito direttamente alla stampa. Credo che quindi sia ormai di dominio comune“.
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