Giulio Rapetti Mogol, nasce a Milano il 17 agosto del 1936. È stato il produttore discografico, scrittore italiano e paroliere della musica italiana più famoso di ultimi tempi
Mogol è conosciuto oggi principalmente per le sue creazioni a stretto contatto con Lucio Battisti, ma non finisce qui. Ha dato vita ai testi più belli dello scenario musicale italiano, scrivendo per artisti del calibro di Mina e Toni Renis. Una carriera che ha messo nero su bianco le note che hanno lastricato la strada della musica leggera italiana. Mogol inizialmente ricopre lo stesso ruolo del padre, Mariano Rapetti dirigente della casa discografica Ricordi.
È nel 1959 che Giulio viene riconosciuto con lo pseudonimo di Mogol, scelto da un lista da lui scritta dalla SIAE. Mogol è ispirato al capo delle Giovani Marmotte Qui, Quo e Qua. Dopo diversi tentativi, riesce a farlo valere registrandolo anche all’anagrafe. La sua grande capacità e indiscusso talento, non hanno atteso a sbocciare e sin da subito viene richiesto dai più grandi artisti che stavano forgiando la musica italiana. Difatti, già a 19 anni, “Briciole di baci” di Mina sancisce il suo primo testo ufficiale. Nel 1961 poi arriva il vero successo. “Al di là”, di Luciano Tajoli e Betti Curtis, vince a Sanremo.
Mogol e gli anni del successo con Lucio Battisti

4 anni dopo, 1965, un incontro segna il punto di svolta. Mogol e Lucio Battisti iniziano a scrivere testi insieme. Dopo pochi anni, Mogol ha l’intuizione di far cantare a Battisti i testi scritti da loro. Nasce un successo senza eguali. Canzoni che riecheggiano ancora oggi, intramontabili e ricche di emozioni, quali “Acqua azzurra acqua chiara”, “Emozioni”, “Fiori di rosa, fiori di pesco”, “Pensieri e parole”. Negli anni ’70, con il successo a Sanremo di “Un’avventura”, Mogol apre l’etichetta “Numero Uno”. Questa raccoglie sotto la propria ala i più grandi interpreti e personaggi della musica italiana.
Gli anni ’80 invece segnano il punto di rottura con Battisti. Si sa ben poco del motivo scatenante, riguardo a ridefinizioni di accordi precedentemente stipulati che hanno portato alla fine del loro rapporto storico. Mogol collabora, durante questi anni, con interpreti quali Mango e Riccardo Cocciante. Nel anni ’90, si instaura un ottimo rapporto con Adriano Celentano. La canzone “L’arcobaleno”, viene dedicata in onore di Battisti, scomparso nel 1998.
Inoltre Mogol ha dato vita all’associazione non-profit Centro Europeo Tuscolano (CET), in modo da insegnare le tecniche del settore ad autori, cantanti e musicisti. Mogol ha regalato al mondo testi, ben 1500 registrati, di una potenza e qualità che perdura ancora oggi. La perfezione della sua arte è talmente d’eccezione, che dal 2008 viene insignito il miglior autore di un testo musicale italiano con un premio intitolato a Mogol stesso.