Michela Murgia non era soltanto una scrittrice, sarebbe riduttivo dire che era solo questo. Era anche blogger, drammaturga, opinionista e critica letteraria. Sì ma non solo, non basta. Michela Murgia era e rimane una libera pensatrice, un’anima bella, di quelle che di più belle non ce n’è oppure che è difficile incontrare.
Murgia asfaltava gli ottusi come la leggiadria di una farfalla e, contemporaneamente, la forza di una tigre. Inoltre era il personaggio pubblico più ironico che l’Italia ci potesse regalare. La scrittrice ha lavorato per un periodo nel programma di Radio Capital Tg Zero insieme a Edoardo Buffoni. Di quella brillante trasmissione sono molte le perle che Michela ha regalato al pubblico, ma, ce ne sono due che più di tutte, a nostro avviso, resteranno negli annali dei programmi radiofonici e non solo.
Inoltre ce n’è una terza del 2019 sempre della stessa Radio Capital in cui però la libera pensatrice dalle sarde origini è in collegamento telefonico. Si tratta di Circo Massimo diretto dal giornalista Massimo Giannini. Quest’ultimo è al telefono proprio con Michela Murgia che risponde a un tweet di Matteo Salvini.
La risposta di Michela Murgia a Matteo Salvini su Radio Capital
Salvini aveva definito Murgia “radical chic e snob” in un tweet e la scrittrice in un post su Facebook gli risponde per le rime, facendo l’elenco e la sinossi dei due curriculum.
“La sua retorica – dichiara Michela Murgia – da uomo del popolo è finta: è stato un uomo da poltrona. Io non ho nulla contro chi prende 19mila euro per stare a Bruxelles a rappresentarci, il problema è quando li prende e non ci va. Non sono io a dire che Salvini è un fannullone, glielo hanno detto i colleghi del Parlamento europeo”.
“Per me sarebbe meglio – continua – che non ci fosse proprio su quella poltrona. La mia idea di mondo e quella di Salvini non coincidono, è evidente. È interessante pensare che la presenza di Salvini negli studi televisivi è invece altissima. Per cosa lo stiamo pagando quest’uomo? Perché scaldi le sedie negli studi televisivi e mangi arancini nelle sagre di paese oppure perché garantisca la vera sicurezza di questo paese”.
Infatti per Michela chi minaccia questa sicurezza non sono i migranti che arrivano sui barconi ma sono problemi veramente gravi come la mafia e la camorra, di cui Matteo Salvini “parla molto meno”.
Il consenso per il leader della Lega, però, è altissimo. Gli italiani lo votano, afferma Giannini a cui la scrittrice risponde: “Se tu (Matteo Salvini, ndr) soffi sulle paure, costruisci anche un consenso pauroso e impaurito. Ma non è il consenso che segna la democrazia. Anche Mussolini e Hitler sono arrivati al potere con il consenso. La democrazia si misura da come si tratta il dissenso”.
“Come lo tratta Salvini? Si sveglia la mattina – prosegue – e attraverso Luca Morisi, il suo social media manager e ideatore de ‘la Bestia’, se la prende con chiunque abbia la possibilità di catalizzare il dissenso nei suoi confronti: che sia una scrittrice, che sia uno scrittore, come Roberto Saviano, che sia uno chef, come chef Rubio. Chiunque abbia una parola contraria da dire al ministro si ritrova addosso centinaia di odiatori con gli account fake sui social che intimidiscono chi legge e lo scoraggiano dall’intervenire. Ma nel mio caso – conclude – io non mi farò intimidire”.
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Michela Murgia asfalta Raffaele Morelli – VIDEO
In una puntata di Tg Zero sempre su Radio Capital di giugno 2020 Edoardo Buffoni e Michela Murgia hanno ospitato telefonicamente lo psichiatra Raffaele Morelli per intervistarlo a proposito di alcune sue dichiarazioni rilasciate sulle donne poche ore prima in un’altra intervista. Lo psichiatra aveva sostenuto: “Se una donna esce di casa e gli uomini non le mettono gli occhi addosso, deve preoccuparsi”. Un’affermazione che definire misogina è dir poco.
La scrittrice legge all’intervistato tutto il suo pensiero visto che Morelli aveva obiettato che non è corretto estrapolare frasi singole dal contesto. In seguito lo psichiatra dichiara: “Il femminile è una radice. È presente già agli albori alle basi dell’essere. Le bambine giocano con le bambole già agli albori mentre i bambini non giocano con le bambole”.
A seguito di quest’affermazione retrograda Michela lo incalza chiedendo: “Con che cosa giocano i bambini maschi?”. A questo punto Morelli si altera e sbotta: “Scusa ma tu sei qui per farmi domande cretine oppure intelligenti e capire?” “Professore io le sto dando del lei e me lo dà anche lei visto che sta parlando con una persona adulta e non con una bambina”, risponde a tono Murgia.
Raffaele Morelli continua però imperterrito a darle del tu. “I codici del femminile sono antichissimi e primordiali. Se il femminile viene soffocato come accade in molte patologie, una donna perde la possibilità di realizzare la sua pienezza e la sua identità. Questo lo dice la psicoanalisi ed è la base di tutta la psicologia. Una donna quindi può anche realizzarsi ma deve portare sempre con sé la sua femminilità”.
La scrittrice prova a intervenir ma lo psichiatra la interrompe con un: “Zitta, zitta e ascolta. Sto parlando e non voglio essere interrotto altrimenti me ne vado”. Lei gli risponde a tono: “Professore non sta facendo un comizio se ne vada se vuole”. Morelli quindi riaggancia.
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Il rap fascista e la risposta epica in perfetto free style della scrittrice
Michela Murgia risponde al freestyle fascista del militante di CasaPound con un altro freestyle: “Non si è mai sentito che qualcuno mi lanciasse una sfida e io la rifiutassi”. La scrittrice non si è tirata indietro davanti a una provocazione di un ascoltatore fascista.
Il soggetto in questione, che nel suo freestyle inneggia al Duce, ha inviato un messaggio audio rappato di protesta contro Facebook perché il social network aveva chiuso le pagine social di CasaPound e Forza Nuova.
Michela Murgia risponde con un perfetto freestyle, da applausi: “Hai provato a fare il figo, tanto di cappello ma hai fatto i conti male man, qui c’è un Premio Campiello”.
Foto in evidenza da Instagram @fondazionefeltrinelli