Il consigliere leghista aveva messo “like” ad un post che inneggiava all’odio esaltando la figura di Hitler
La vicenda che vede coinvolto un membro della Lega risale allo scorso Giugno. Il politico, Luca Caprini, aveva messo un ‘like’ a un post dove si inneggiava a Hitler: “Ma quel signore con i baffi che adoperava i forni non c’è più?”. Ora, Luca Caprini, consigliere comunale della Lega a Ferrara, poliziotto e sindacalista del Sap, risulta ora indagato per propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale assieme all’autore della frase, l’imprenditore Marco Faccini. Secondo quanto appreso, i due sono stati perquisiti dalla Digos di Ferrara, nell’ambito di un’inchiesta guidata dal pm Andrea Maggioni.
Caprini si difende: “Non avevo letto il contenuto del post”
A detta del consigliere, il “like” al post che inneggia all’odio è stato un caso di “distrazione”. Il post in questione era stato scritto per attaccare il cantante Sergio Sylvestre, che per la forte emozione durante la finale di Coppa Italia, aveva sbagliato le parole dell’Inno di Mameli. A fare “infuriare” molti, tra cui certamente l’autore del post, il fatto che il cantante avesse cantato tenendo un “pugno chiuso”. Caprini aveva poi tolto il ‘like’ e si era scusato, spiegando di aver messo il ‘mi piace’ perché conosceva l’autore del messaggio, senza però averne letto il contenuto. “Un errore madornale”, aveva sottolineato il politico e agente della polizia stradale.
“Siamo allibiti da quanto sta accadendo poiché sin da subito Luca Caprini, persona integra e moralmente corretta, ha immediatamente chiarito di aver commesso un errore materiale cliccando erroneamente su un like, e appena se ne è reso conto ha cancellato tutto. Errore e caso fortuito sono evidenti. Anche per noi operatori del diritto, oggi, di fronte ad un atteggiamento così abnorme, si fa fatica a comprenderne la ragione e a capire cosa è giusto o sbagliato”. Sono le parole del segretario generale del Sindacato Autonomo di Polizia, Stefano Paoloni, sulla vicenda che vede coinvolto il consigliere leghista. E, infine, aggiunge: “Vogliamo auspicare che non si voglia strumentalizzare la vicenda, attesa la singolarità del fatto che la notizia fosse già nota con le perquisizioni ancora in corso. Caprini è un martire di libertà”.