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“Mele ai pesticidi”, Bolzano denuncia la ONG tedesca per diffamazione

Mele Trentino

Un caso di rilevanza europea

Il 15 settembre, dopo anni di attesa e di ricostruzione della vicenza vi sarà il processo che vede coinvolti la città di Bolzano contro l’ONG ambientalista tedesca e il regista Schiebel. Secondo l’accusa sia l‘ONG che il regista avrebbero sollevato delle accuse diffamatorie creando un danno economico ad un prodotto simbolo del Trentino Anto Adige: le mele. Più precisamente avrebbero accusato un abuso eccessivo dei pesticidi che farebbero venir meno la genuinità del prodotto. Visti i soggetti coinvolti nonché il tema affrontato – l’ambiente – presumibilmente il processo diventerà una questione di diritto comunitario e pertanto affrontato davanti alla Corte di Giustizie dell’UE.

 

Mele ai pesticidi, quali sono le accuse

Mele Trentino
Mele Trentino (foto dal web)

Il caso emerso nel 2017, verrà affrontato solamente adesso perché vi sono stati dei ritardi: i Giudici tedeschi infatti avevano in più occasioni invocato il diritto alla libertà di espressione riconosciuto dall’articolo 11 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, la CEDU – la “Costituzione europea”. La linea sottile tra la libertà manifestazione del pensiero e la diffamazione, questo è l’equilibrio rotto e su cui i Giudici sono chiamati ad intervenire. Ma non solo, i legali dell’ONG tedesca – Nicola Canestrini e Francesca Cancellaro – vogliono andare a fondo della vicenda: “Dimostreremo che in Alto Adige esiste un abuso nell’utilizzo di pesticidi in agricoltura e che questi sono pericolosi per l’uomo, gli animali e l’ambiente”.

Se quanto dichiarato da Canestrini corrisponde al vero, per la Provincia di Bolzano si aprirebbe un periodo buio e che metterebbe a dura la produzione e tutto il ciclo economico; basti pensare che un terzo delle mele importate in Germania, arriva proprio dall’Alto Adige.

 

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