Super Max Verstappen vince ancora una volta, altra dimostrazione di forza da parte del campione del mondo in carica, nel gran premio di casa.

Molteplici le bagarre che si sono viste in pista a Zandvoort, dettate soprattutto da due episodi: una prima Virtual Safety Car, causata dal pilota dell’Alpha Tauri Tsunoda, e dopo una safety, causa da Valteri Bottas che si pianta sul rettilineo della griglia di partenza.

Al giro 45 Tsunoda si ferma in pista, ma poi riparte, segnalando di non avere le gomme fissate. Nel frattempo, Charles Leclerc fa il pit e monta le hard. Tsunoda rientra ai box per farsi allacciare le cinture di sicurezza, esce ma poi si ferma di nuovo in pista. Anche se ha poi furbamente dichiarato “le cinture erano allacciate, ma erano un po’ larghe”.

Ecco che scatta la Virtual Safety Car. Il monegasco non fortunatissimo a fare il pit stop poco prima del regime di safety, che invece ha agevolato Max che riesce a rientrare ai box, dimezzando il tempo della sosta.

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Dopo esattamente 10 giri scatta la bandiera gialla, causata da Valteri Bottas che si pianta sul rettilineo della griglia di partenza, ed qui che scatta la Safety Car. Max rientra ai box per montare le gomme rosse e rientra dietro le due Mercedes di Hamilton e Russell.

Le cose sembravano farsi un po’ complicate per Max, ma ancora una volta ha dimostrato una superiorità totale nei confronti dei suoi colleghi. Ha totalmente asfaltato l’idea che era balenata alle due Mercedess di poter portare a casa un doppio podio. Speranza vanificata da un campione del mondo che è in uno stato di grazia disarmante. Sta guidando in modo perfetto e ha alle spalle un team solido, compatto e molto competente che lo mette sempre nella condizione più favorevole possibile.

Mercedess però oggi ha dimostrato di essersi rimessa al passo con le avversarie Red Bull e Ferrari: al Gran Premio d’Olanda sono stati velocissimi. Buona prestazione nel complesso. Lewis Hamilton nell’intervista post gara ha affermato: “credo che ci siano stati molti aspetti positivi in questo weekend. Sono stato lì lì per vincere la gara e per un soffio non sono riuscito, inoltre questi episodi mi hanno rievocato quello che è successo l’anno scorso, per quello mi sono arrabbiato molto. Ma guardo all’andamento generale della nostra macchina che questo fine settimane volava”.

Giornata difficile per Carlos Sainz

La gara dello spagnolo Carlos Sainz parte non benissimo, va a contatto con Sir Lewis Hamilton, ma riesce a mantenere la posizione. Questo contatto sembra avere dato dei problemi alla monoposto n°55, perché Sainz non è riuscito affatto a trovare la velocità e il passo gara che invece ha avuto il suo team mate.

Altro episodio è stato il primo pit stop, lo spagnolo viene chiamato ai box ma i meccanici non erano pronti con le gomme, e la sosta è durata ben 12 secondi: un’eternità, che gli è costata la gara.

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Infine, poi, l’episodio in pit lane, con Alonso. Sainz riparte, ma costretto a rallentare per evitare un meccanico della McLaren e va a contatto con il connazionale. 5 secondi di penalità per unsafe realese. Carlos non molto d’accordo con la direzione di gara.

Ai microfoni si è detto dispiaciuto per non aver trovato per niente il passo in questo Gran premio, al quale arrivavano con aspettative molto diverse. “Ci sono stati un paio di situazioni che non hanno facilitato per nulla la gara e come squadra dobbiamo imparare. L’unsafe realese non è reale perché ho dovuto frenare per evitare un meccanico nella McLaren che stava facendo il pit stop”.

Charles Leclerc ha chiuso invece sul podio al terzo posto, tutto sommato bene, ma con un po’ di dispiacere generale per non riuscire a trovare il feeling con la monoposto come invece aveva nella prima parte del campionato.

Il pilota della monoposto n° 16 ha detto: “con le soft siamo andati bene, con le medie abbiamo sofferto un po’, ma poi abbiamo avuto molta sfortuna con la VSC. Io voglio vincere, quindi arrivo a Monza con un po’ di amaro in bocca”.