Marina di Corricella… È Procida!

Marina di Corricella a Procida

Famosa per essere stata il set del film di Massimo Troisi “Il Postino”,  e non solo, Marina di Corricella, il pittoresco borgo marinaro dell’isola di Procida, sta vivendo una nuova stagione come attrattore turistico. Proprio per questo, la sua immagine viene spesso “rubata” per promuovere altre località, con grande disappunto del popolo procidano

Il 9 settembre 2015, Phil Schiller, product manager della Apple, la sceglie per dimostrare l’elevatissima risoluzione grafica del neonato iPhone 6. Poco più di vent’anni prima, nel 1994, vi vengono girate alcune scene de Il Postino, diretto da Michael Radford e interpretato dal compianto Massimo Troisi.

Stiamo parlando della coloratissima Marina di Corricella, il borgo marinaro sull’isola di Procida che incanta i turisti con le sue casette tradizionali e i suoi localini dove si possono gustare le specialità isolane.
È davvero un luogo caratteristico che nonostante i necessari restauri ha conservato l’atmosfera originaria di porticciolo di pescatori.

Raggiungibile solo via mare o attraverso tre scalinate che scendono dalla parte più alta dell’isola, la Corricella è il paradiso non ancora perduto di chi è alla ricerca di silenzio e tranquillità.
Qui ci si può abbandonare a piaceri non convenzionali come l’ascolto del rumore del mare, la contemplazione delle barche, una chiacchierata con i pescatori locali che riparano le reti o puliscono il pesce.

Il tutto mentre si gode della maestosa vista di Terra Murata e si gusta un gelato al limone di Procida. Le case nei colori pastello fanno da sfondo alle passeggiate romantiche degli innamorati o ai giochi all’aperto dei bambini. Perfetta sia d’estate che d’inverno, la Corricella è un posto senza tempo. Esposta a sud e riparata dal costone roccioso alle sue spalle, non c’è un periodo dell’anno in cui non vi si possa “scendere” e trovare uno spazio per sé, lontano dalla routine e dalle preoccupazioni quotidiane.

Marina di Corricella: il borgo marinaro dell’isola di Procida

Le reti dei pescatori della Corricella
Le reti dei pescatori della Corricella (foto di Teresa Silvestris)

Coros callos, bella contrada, è questa l’etimologia greca della Corricella e a vederla, soprattutto dal mare, è uno spettacolo con pochi rivali. Le case sembrano appoggiarsi l’una all’altra, in una fitta sequenza di porte, finestre e balconcini. L’alternanza cromatica serviva ai pescatori ad individuare la propria casa ancor prima di toccare terra, ma col tempo è diventata la peculiarità del borgo, un elemento imprescindibile.

I ristorantini, ubicati dove una volta vi erano i depositi delle barche, hanno accresciuto il fascino di questo angolo già tanto incantevole. Di sera si accendono le luci sul mare e inizia la movida discreta di coloro che prediligono intrattenimenti più sobri.

Non c’è da stupirsi dei tentativi di imitazione, o meglio, dei furti d’identità di cui la Corricella è stata protagonista negli ultimi anni. Turisticamente parlando, se Procida è stata una scoperta recente, la Corricella ha ancora qualcosa di non svelato che ne aumenta l’attrattiva. La sua immagine è finita sui depliant e sui siti di diverse agenzie, spacciata per altre località del golfo di Napoli e addirittura per una fantomatica isola greca.
Per difenderne, appunto, l’identità, si è pensato, tra le tante cose, alla candidatura a Patrimonio Unesco.

Da poco gli abitanti di Procida hanno dato anche vita a un gruppo Facebook, È Procida!, dove segnalano questi “malintesi” e si impegnano a contattare gli autori affinché rettifichino le informazioni errate.
La Corricella, ci tengono a sottolineare, prima ancora di essere meta turistica, è la testimonianza vivente di una cultura popolare e marinara centenaria, ma soprattutto è Procida!

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