I leghisti si scatenano su fb nei confronti della Ministra Azzolina: insulti sessisti per colei che starebbe “mettendo a rischio l’incolumità della scuola italiana”
Essere ministro dell’Istruzione, in Italia, non è mai stato un compito semplice. Tanto meno lo è in tempi di coronavirus, essendo l’operato del Governo sempre sotto la luce dei riflettori. E la ministra Lucia Azzolina non è stata di certo risparmiata dalle critiche. Tuttavia, c’è un confine ben definito tra critica e insulto, e la pagina facebook di Commenti leghisti, nelle ultime ore, l’ha abbondantemente dimostrato.
La politica è stata infatti additata con termini insulsi e raccapriccianti, passibili di denuncia per motivi sessisti.
Ancora una volta, l’italiano medio si dimostra incapace di mettere in pratica un privilegio di cui può vantare, ossia la democrazia: ciascuna persona deve infatti esser libera di esprimere la propria opinione, ma nel rispetto delle opinioni e della dignità altrui.
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Le offese dei leghisti e di Salvini: la replica della Ministra

L’operato di Lucia Azzolina è stato ampiamente contestato negli ultimi mesi. In carica dal 10 gennaio 2020 come capo dell’Istruzione nel Governo Conte II, la Ministra, agli occhi del popolo italiano, avrebbe commesso parecchi errori. Il rimprovero più grande che le viene rivolto riguarda i ripetuti dietrofront in merito alla riapertura delle scuole: inizialmente la proposta di una didattica mista, metà in presenza e metà a distanza, poi l’idea di montare dei plexiglass sui banchi così da tener separati gli alunni. Di fronte alle frequenti contraddizioni, la Azzolina ha risposto dichiarando che la colpa ricadrebbe sulla disinformazione, in quanto tali provvedimenti non erano affatto stati approvati dal Comitato tecnico-scientifico.
Tuttavia gli italiani non potevano rimanere in silenzio di fronte a questo “spettacolo”; molti hanno ribadito la necessità che arrivassero esclusivamente comunicazioni ufficiali “a cose fatte”, non supposizioni o congetture.
La pagina di Commenti leghisti ha raccolto tutte le critiche rivolte alla Ministra: nelle ultime ore, infatti, una tempesta di commenti sessisti e deplorevoli si è abbattuta su di lei, con epiteti ed appellativi a dir poco vergognosi. Insulti a sfondo sessuale vengono probabilmente percepiti come un modo corretto e rispettoso di esprimere le proprie idee. A rincarare la dose, il post pubblicato poco fa da Matteo Salvini nella sua pagina ufficiale, che riporta questa didascalia: “Le uniche cose di cui si sta occupando sono gli insulti a Salvini, le mascherine e i banchi a rotelle…Spero che si faccia da parte per il bene di tutti. #Azzolinabocciata“, con tanto di foto che la descrive come il “peggior ministro della storia“.
Lucia Azzolina risponde alle critiche postando una foto in cui si legge solo una minima parte dei commenti ricevuti, accompagnata da tali parole: “Nessuna donna dovrà mai più leggere commenti così infimi, subire attacchi volgari e abietti come questi. È e sarà la mia battaglia. E la faremo a scuola. Educando le nuove generazioni al rispetto dell’altro“, e ancora “Provo molta pena per chi si esprime in questo modo e per chi alimenta questo tipo di reazione“. Il riferimento a Salvini, nell’ultima affermazione, risulta lampante.
Episodi come questi, nell’Italia di cui facciamo parte, sono purtroppo all’ordine del giorno. E proprio in virtù di ciò appare impossibile definire la nostra Nazione come realmente “civile“: finché la normalità consisterà nell’esprimere ciò che si pensa con violenza e cattiveria, la civiltà non può di certo considerarsi una conquista italiana.
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