Il 27 Luglio sarà discussa alla Camera la legge sull’omotransfobia. A rendere nota la calendarizzazione, stabilita dalla Commissione dei Capigruppo, è il deputato PD Alessandro Zan
L’Onorevole ha affermato: “Questo dimostra che c’è la volontà del Parlamento di portare avanti e di approvare il prima possibile una legge che il Paese aspetta da molti anni, da troppi anni. Dobbiamo fermare questa spirale di violenza, dobbiamo impedire che delle persone vengano fatte oggetto di violenza, di bullismo, di discriminazione solo per ciò che sono o per chi amano per il loro orientamento sessuale per la loro identità di genere, per il loro sesso”. E ha aggiunto: “Finalmente un Parlamento che si occupa dei diritti delle persone più fragili che hanno bisogno di maggiore protezione e di maggiore tutela”.
La discussione dovrebbe portare all’approvazione della legge alla Camera, che a quel punto potrebbe arrivare in Senato già dai primi di agosto. In questa sede si prospetta un duro scontro, considerando lo stretto margine di voti dei partiti di maggioranza, favorevoli all’approvazione della legge, rispetto all’opposizione.
Infatti in questi giorni sono arrivate molte critiche da parte degli oppositori del governo, che giudicano la legge liberticida nonostante non istituisca il reato di propaganda di idee contro la comunità Lgbtq+, ma solo aggravanti per atti violenti o discriminatori. Molte di queste critiche sono giunte dal mondo cattolico e dai Parlamentari a esso legati. Ieri il leader della Lega Matteo Salvini ha inoltre contestato che sarebbe necessaria, per par condicio, una legge su una ipotetica “eterofobia”. Ma è difficile vederne l’utilità dal momento che non si hanno notizie di persone eterosessuali attaccate per il loro orientamento sessuale.