Sono passati 8 anni da quando Lana del Rey conquistò le classifiche mondiali col suo cantautorato noir a suon di “video games” e “summertime sadness”. Il suo percorso artistico in evoluzione la porta oggi ad aver appena pubblicato il suo primo audiolibro di poesie
Quello che nel tempo si è costruita Elizabeth Grant (vero nome dell’artista) è un personaggio dai tratti noir, una sorta di femme fatale che sembra uscito da un film degli anni 60 o da una produzione di David Lynch. Il pubblico ha cominciato ad associarla inoltre ad atmosfere depresse, guidate poi dalla sua voce languida.
Mai troppo amata dalla critica, l’anno scorso Lana ha fatto breccia proprio tra le riviste specializzate col suo album Norman Fucking Rockwell!!, dove ha proposto uno stile più completo e sfaccettato. Così l’annuncio di una vera raccolta di poesie in formato di audiolibro, che un tempo avrebbe fatto alzare gli occhi al cielo, stavolta ha destato una certa curiosità.
Più recentemente però, Lana è stata protagonista di una polemica su instagram, in seguito ad un suo post in cui si è difesa dalle accuse di “glamourizzazione delle relazioni abusive”. Le storie raccontate tra i suoi brani, infatti, non di rado indugiano su rapporti controversi in cui la donna figura come estremamente vulnerabile.
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Una Lana del Rey all’ennesima potenza
“Violet Bent Backwards Over the Grass”, questo il nome della raccolta, esce anche poco dopo una forte ondata di body shaming che l’ha colpita sul web, dopo che alcune foto molto recenti hanno mostrato un leggero sovrappeso post-quarantena.
Insomma, un 2020 turbolento, che finalmente vede però la luce del progetto. Questo si caratterizza per la recitazione delle poesie sugli arrangiamenti curati insieme al collaboratore Jack Antonoff. Parlando del contenuto della raccolta, Lana dice: ” [le poesie] sono eclettiche ed oneste ed in esse non provo ad essere nulla di diverso da quello che sono; per questo ne sono così orgogliosa, soprattutto perché lo spirito con cui sono state scritte era così autentico.”
E di fatto la raccolta suona ancora una volta come una Lana all’ennesima potenza, pur in un formato inconsueto. Il clima sognante, malinconico e dark è ancora rimasto intatto, così come molti dei temi, che trattano sentimenti molto personali, con alcuni incursioni nell’attualità, per un quadro finale meno attaccato al personaggio semi-finzionale di Lana, e più all’autentica Elizabeth.
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Inoltre, proprio la tempesta di piccole grandi polemiche, sembra averla segnata ed influenzata in positivo: “sono felice di donare una cospicua parte dei proventi della vendita alla Native American Organisations perché le esperienze che ho fatto hanno estremamente ridefinito il corso della mia vita”.
L’audiolibro è disponibile su Google Play ed Audible.