Mercoledì 22 febbraio si è tenuta presso IAV Club (via Nazario Sauro,23) la proiezione “Il sogno di Lamont Young“, un documentario voluto e diretto da Francesco Carignani, che ha fatto registrare immediatamente il sold out sia per lo spettacolo delle 19.30 sia per quello programmato per le 20.20.
Quasi 300 persone sono accorse per la visione del documentario, prodotto e diretto da Francesco Carignani per Fucina Umanistica Digitale e realizzato grazie ad un’ampia campagna di crowdfunding prima e con il supporto del Gruppo Seda e della Regione Campania, poi.
Il progetto – spiega Carignani – nasce da una duplice esigenza, civica e culturale: la prima, per far sì che i napoletani possano scoprire di più su questa figura dalla mente visionaria che presentò progetti al fine di rendere Napoli davvero una capitale europea; la seconda, legata ad un fattore marcatamente personale, nella quale ho voluto ripercorrere la storia di questo personaggio affascinante e a tratti misterioso, ma che non ha trovato finora giustizia nella storia della città
Il documentario, dedicato alla memoria del prof. Giancarlo Alisio, punto di riferimento per lo studio sul personaggio e sulla mente eclettica dell’architetto britannico, analizza la storia e i progetti di Lamont Young, prendendo avvio proprio da uno dei tanti misteri che avvolgono la sua figura: il suicidio nella splendida residenza di Villa Ebe.
Con l’intervento dei docenti Francesco Barbagallo, Alfredo Buccaro, Alessandro Castagnaro, Maria Teresa Como, Salvatore Di Liello, Pasquale della Monica, Italo Iasiello e Fabio Mangone, e del vicesindaco di Napoli, Laura Lieto, si ripercorre l’infanzia, la giovinezza ed il contributo professionale di Lamont Young per la città di Napoli, illustrando progetti realizzati (da palazzo Grifeo all’hotel Bertolini, dal castello Aselmayer a palazzo Grenoble, sede dell’omonimo istituto francese fino alla costruzione di una chalet svizzero) e progetti inediti, quali il Rione Venezia, che doveva sancire la riqualificazione dell’area di Bagnoli, ed il primo progetto di metropolitana che aveva il suo capolinea proprio a Bagnoli, centro nevralgico per il turismo, nella visione di Young.
Il documentario è stato realizzato con il contributo della Regione Campania – Direzione Generale Governo del Territorio, ai sensi della Legge Regionale 19/2019 per la “Promozione della Qualità dell’Architettura in Campania”, con il supporto scientifico del Dipartimento di Architettura dell’Università degli studi di Napoli Federico II e con il patrocinio morale del Comune di Napoli, dell’Associazione Nazionale Ingegneri ed Architetti Italiani (ANIAI Campania) e della Società Napoletana di Storia Patria.
Data la viva partecipazione del pubblico, ma soprattutto data l’impossibilità per molti, recatisi di proposito presso IAV Club, di prendere parte alle due proiezioni, causa il rapidissimo sold out, dalle parole del regista Francesco Carignani trapela che il documentario possa essere presto replicato: data e luogo ancora da concordare, ma restiamo in attesa di ulteriori aggiornamenti.
“Il sogno di Lamont Young” – TRAILER
“Il sogno di Lamont Young” – Le foto del backstage