Impresa Salernitana, i granata si salvano dalla retrocessione

A dispetto di tutte le aspettative la Salernitana conquista la salvezza e resta in Serie A, scansando la retrocessione nel campionato cadetto. Cagliari, Venezia e Genoa precipitano in B
Impresa Salernitana salvano dalla retrocessione

Una delle due partite chiave per la salvezza dalla retrocessione si è svolta a Salerno, con i granata del sud che hanno sfidato una clamorosa Udinese. La seconda invece è stata la partita del Venezia, che in casa ha pareggiato contro il Cagliari, che con questo risultato ieri sera ha salutato la Serie A

L’Udinese va in vantaggio dopo soli 6 minuti dal fischio di inizio a Salerno, con una rete di Deulofeu che trova spazio dal limite dell’area e calcia nell’angolo, alla destra di Belec. I friulani sono i protagonisti indiscussi di questa partita. Al 34′ raddoppiano con una palla morbida e un colpo di testa del numero 30, Nestorovki.

Alla fine del primo tempo la Salernitana ci prova con Bonazzoli che conclude sotto la traversa, ma Padelli è sull’attenti e sulla ribattuta Verdi calcia di prima, ma si trova ancora davanti il riflesso del portiere, che fa un doppio miracolo.

Altra ripartenza per l’Udinese che va a segno con Udogie, che arriva al limite dell’area, fa partire un tiro a giro che finisce sotto la traversa. È 0-3 per i ragazzi di Cioffi, che durante tutto il campionato, in trasferta si accendono e scendono in campo con numeri incredibili.

Ma non è finita qui perché a poco più di 10 minuti dall’inizio del secondo tempo Pereyra va in porta, con un’ennesima ripartenza dei bianconeri, mandando a terra il difensore Radovanovic e il centrocampista Bohinen.

Protagonisti indiscussi in campo sono stati i giocatori dell’Udinese, che chiudono il loro campionato con un risultato ottimo, ma ai tre fischi finali, complice l’andamento della partita che si è svolta contemporaneamente a Venezia, i riflettori sono sui ragazzi di Nicola.

Questa Salernitana è stata raccolta dall’allenatore Nicola che era ultima in classifica, in un momento della stagione molto delicato. In tre mesi è stato in grado di ribaltare la mentalità di una squadra che era data già per retrocessa. Un allenatore straordinario, soprannominato l’uomo delle salvezze impossibili“, che ieri ha scritto un’altra pagina incredibile della storia del club di Salerno.

L’allenatore piemontese ha dimostrato ancora una volta che le difficoltà non lo spaventano e ieri sera, a partita conclusa, si è lasciato andare a una corsa liberatoria sotto la curva. Per la prima volta la Salernitana giocherà due stagioni di fila in Serie A“Felice per i ragazzi e per questo pubblico meraviglioso. Ora timone dritto e manteniamo la rotta: il percorso è ancora lungo”,  queste sono le parole del Mister sul suo profilo Twitter.

La salvezza dalla retrocessione della Salernitana e il Cagliari in B

 

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A Venezia invece si è conclusa una disfatta per la squadra sarda, che deve salutare la Serie A con un misero pareggio in trasferta contro l’altra squadra che retrocederà.

Un inizio equilibrato, gli arancioverdi partono un po’ meglio, con Johnsen che si divora il vantaggio. I rossoblu, consapevoli della disfatta della Salernitana, non riescono a concretizzare, faticando e non poco. La difesa del Venezia non si arrende.

Verso metà del secondo tempo il Cagliari crea diverse occasioni, prima Nandez che calibra dalla destra e Bellanova schiaccia di testa, ma trova Maenpaa super reattivo, poi di nuovo un’occasione, con Pereiro con il sinistro dai 20 metri, il portiere non trattiene, ma Ceccaroni anticipa su Keita.

90+6 minuti di recupero a Venezia, che vorrebbe salutare la Serie A con un risultato positivo davanti ai suoi tifosi. Tensione e nervosismo alle stelle negli ultimi 4 minuti della partita.

Calcio di punizione all’ultimo minuto per il Cagliari. È l’ultima occasione per i sardi. Ma il portiere del Venezia si oppone di nuovo, e la squadra riparte in contropiede, ma non c’è più tempo.

Finisce con uno 0-0 e la squadra di Agostini retrocederà. Tutti i rossoblù sono visibilmente scossi, molti sono i giocatori in lacrime, altri guardando sconsolati il prato, probabilmente ripensano a tutta la stagione complicata che hanno affrontato. Gli errori, i 3 allenatori, un finale di stagione che deve far riflettere, ma soprattutto ci sarà bisogno di capire cosa non abbia funzionato.

 

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Il Cagliari è stato incapace di sfruttare le ottime notizie provenienti da Salerno, che invece festeggia insieme al suo allenatore Davide Nicola. Quest’ultimo si è distinto per le sue indiscutibili doti da allenatore, ma anche per essere un uomo di parola.

Quando portò il Crotone alla salvezza, mantiene la promessa sportiva formulata durante un’intervista,  tornando a Vigone, provincia di Torino, in bici,  percorrendo oltre 1300 km in nove giorni.

Le promesse vanno mantenute e Nicola aveva detto che in caso di salvezza sarebbe andato dal Papa a piedi. Non possiamo che fare un in bocca al lupo al mister per questa lunga camminata.

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