Il virologo Fauci: “possibile vaccino covid ad ottobre”

Vaccino covid ad ottobre, Anthony Fauci

Un vaccino contro il Covid-19 già pronto entro ottobre? È l’ipotesi del virologo americano Anthony Fauci, che ha parlato di una possibile “October Surprise”

Anthony Fauci è direttore dell‘Istituto nazionale per le malattie infettive degli Stati Uniti, ed in una call con la stampa specializzata ha reso noto il suo ottimismo circa il tanto agognato vaccino anti-Covid. La probabilità più concreta, dalle parole di Fauci, è che l’approvazione del vaccino arrivi tra ottobre e novembre, ma non ha escluso un periodo ancora precedente.
L’ottimismo deriva dai progressi dell’Azienda americana Moderna che, insieme all’Istituto diretto da Fauci, ha dato ieri il via alla fase 3 della sperimentazione.

Questa avrà sede in 89 siti americani, con la disponibilità di 30.000 cittadini sani che si sono proposti come volontari. Il nome del vaccino è “mRNA-1273”, ed utilizza la sequenza del materiale genetico del temuto coronavirus. Spiega ancora Fauci: “I risultati delle prime fasi di sperimentazione ci dicono che questo vaccino è sicuro e stimola la risposta immunitaria.

La fase 3 ci aiuterà capire se esso può effettivamente prevenire la malattia, nonché quanto durerebbe la sua protezione”.

Fauci: il vaccino anti-covid sarà disponibile per tutti solo dopo diversi mesi

vaccino a ottobre, Fauci
vaccino a ottobre, Anthony Fauci (foto dal web)

L’azienda Moderna, comunque, non è l’unica ad aver confermato sviluppi positivi sulla ricerca. Anche altrove infatti si registrano studi sul vaccino da poco entrati in fase 3, come nel caso dell’Instituto Butatan in Cina e il suo vaccino Sinovac, o di Oxford, che sperimenta sul “AZD1222”.

Attenzione, però: un conto è avere il vaccino – che sarebbe ovviamente un’ottima notizia – e un conto è che questo sia disponibile per tutti. Lo stesso Fauci esclude una possibile distribuzione su ampia scala nei primi mesi seguenti l’eventuale approvazione.

Se ritenuto sicuro, esso verrà prodotto in alcune decine di milioni di dosi e solo col tempo potranno essere garantite anche centinaia di milioni di dosi. Dunque, nella migliore delle prospettive, rimarrebbe comunque più credibile l’ipotesi di una distribuzione massiccia solo a 2021 inoltrato.

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