Scrivere un romanzo basato sulla celebre giallista inglese, Agatha Christie, è un azzardo, ma Nina de Gramont è riuscita a creare un buon libro e a trattare argomenti delicati con molto rispetto, il rispetto che dobbiamo a una giovane madre cui è stata tolta una figlia.
Chi spera di trovare un vero giallo tra le pagine di quest’opera dovrà mettersi il cuore in pace perché è vero che si tratta di una scrittrice famosa scomparsa ma la protagonista, che narra la sua storia in prima persona, ci racconta l’amore da tanti punti di vista: quello di una moglie, un’amante, un ex soldato appassionato e, soprattutto, quello di una madre. Tutto questo in modo mai stucchevole.
Avrei letto volentieri questo romanzo sotto l’ombrellone, se ne avessi avuto l’opportunità, per cui mi sento libera di consigliarlo a quanti di voi stiano mettendo già i libri in valigia.
È una storia avvincente ma è scritta con un ritmo pacato, la narratrice ha superato tutto ciò che racconta e lo fa lasciandoci il tempo di riflettere e inorridire, seppur in modo molto delicato, per ciò che le è accaduto.
L’autrice ci lascia anche con qualche domanda su come poi si sono andate le cose ma non è che la storia non fosse conclusa quando ha messo il punto alla narrazione. Ci presenta anche un piccolo giallo che dapprima pare non essere importante poiché trattato con leggerezza ma che è la giusta conclusione di tutto e ci ricorda uno dei più bei romanzi di Agatha Christi: Assassinio sull’Orient Express.
La vendetta, in quel libro della Christie, aveva ragione di albergare nei cuori dei 12 esecutori dell’omicidio; è nello stesso modo che la de Gramont ci presenta questa storia, celando però questo sentimento fino alla fine, con abilità.
Chi è Nina de Gramont?
Nina de Gramont è docente di scrittura creativa alla University of North Carolina Wilmington. Vive sulla costa del North Carolina, insieme al marito, lo scrittore David Gessner. Il caso Agatha Christie è tra i libri più venduti per il Times, in Gran Bretagna, e per il New York Times, negli Stati Uniti, ed è il suo sesto romanzo. Per il resto di lei si sa poco anche se si intuisce il suo amore per i cani, sia da questa foto che leggendo il suo romanzo.
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Descrizione de Il caso Agatha Christie
Un giorno di dicembre del 1926, dopo aver comunicato alla moglie Agatha la sua intenzione di divorziare per sposare la sua amante, il colonnello Archibald Christie parte per un weekend presso amici. Quella sera stessa dalla dimora di campagna, ribattezzata Styles dal primo caso di Hercule Poirot, la scrittrice svanisce nel nulla.
La sua auto viene ritrovata alle prime luci del mattino sul bordo di un dirupo. Sul sedile posteriore, la pelliccia, una valigia piena di abiti e la patente. L’ipotesi più plausibile è un gesto disperato, la signora aveva un forte esaurimento nervoso, si sussurra. Migliaia di uomini, tra poliziotti e volontari, cani, persino aeroplani: tutta l’Inghilterra si mobilita per cercarla, come se l’angoscia che l’ha spinta a fuggire avesse fatto di lei la persona più importante della terra.
Persino Nan O’Dea, l’amante, è in ansia, nonostante si sia impegnata a fondo per attirare l’attenzione dell’arrogante colonnello e farlo innamorare. Ora però, lui è caduto nella rete e il suo obiettivo può dirsi a portata di mano, quindi Nan ha un altro disegno in mente e teme anche che Archi stia tornando ad amare la moglie scomparsa, dimenticandosi di lei.
Agatha ha qualcos’altro che Nan vuole, oltre a suo marito. Perché ciò che le è accaduto tanti anni prima, in Irlanda, le ombre scure, i gravi segreti, i colpi bassi del fato che popolano il suo passato, non possono trovare riparazione, se non in qualcosa di definitivo.
In questa ricostruzione possibile degli undici giorni in cui la scrittrice scomparve per il mondo, Nina de Gramont crea una trama fitta di mistero, in cui nulla è come appare, nessuno dice la verità e soprattutto la soluzione potrebbe essere lì in piena vista, alla luce del sole, in perfetto stile Agatha Christie.
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Il caso Agatha Christi, edito Neri Pozza, è del 2022 e ha 336 pagine. Buona lettura.