I due volti del razzismo sportivo come dimostrano gli episodiĀ del calciatore Marco Rossi e della velocista Bianca Williams
In questo periodo di Black Lives Matter dove la gente ha invaso le strade delle maggiori cittĆ per chiedere piĆ¹ diritti e dove le statue ritenute razziste cadono come delle tessere del domino, i casi di razzismo non si fermano da entrambe le sue due facciate come dimostrano questi due particolari casi.
I due volti del razzismo sportivo Marco Rossi
Questa vicenda coinvolge Marco Rossi un giovane calciatore di 19 anni presso la societĆ sportiva Monregale Calcio. In un suo video pubblicato qualche settimana fa su Instagram, si ĆØ lasciato andare ad attacchi violenti, razzisti e misogini nei confronti di una donna di colore, colpevole di aver avuto un incidente con lui.

“CāĆØ una ne**a di merda che pensa di avere dei diritti. Donna e diritti non dovrebbero stare nella stessa frase, in piĆ¹ ne**a. Orango. You are black, ne**a di merda! Baciamo il c***o, pu****a! T***a, lavami i pavimenti!”.
Questi sono alcuni degli insulti rivolti alla donna da Marco Rossi. Una volta diventato virale, la societĆ calcistica ĆØ finita al centro della polemica con il suo tesserato razzista e misogino. A quel punto, tramite un comunicato ufficiale, i dirigenti della Monregale Calcio hanno pubblicamente preso le distanze da quanto affermato dal loro tesserato ma senza prendere alcun provvedimento disciplinare. Decisione che non ha placato lāindignazione generale anzi tutto il contrario, visti i molti messaggi di condanna (circa 300 al giorno) arrivati nelle pagine social del Club che alla fine si ĆØ visto costretto a sospendere sia il giocatore sia il suo agente.
Caso chiuso? Non proprio, infatti, lāavvocato del giovane calciatore Alessio Ghisolfi ha lasciato questa dichiarazione in difesa del suo assistito.
“Estrapolare illecitamente un video da un contesto privato e diffonderlo attribuendogli un movente non ĆØ rappresentare il pensiero e l’obiettivo del mio cliente, che corre sui campi di calcio con compagni di ogni etnia, e si scusa con tutti, con le persone citate e con la sua famiglia”.
La frase ācorre sui campi di calcio con compagni di ogni etniaā ĆØ lāequivalente di āHo tanti amici gayā pronunciata da molti omofobi come scusa delle loro dichiarazioni omofobe.
I due volti del razzismo sportivo Bianca Williams
Il secondo volto del razzismo sportivo ĆØ accaduto a Londra e ha come protagonista la velocista olimpionica di colore Bianca Williams (Medaglia dāoro nella staffetta 4X100 ai giochi del Commonwealth e agli Europei).

Il 4 luglio scorso, lāatleta 26enne viaggiava in auto in compagnia del compagno Ricardo Dos Santos (quattrocentista portoghese) e il loro figlio di soli 3 mesi, quando sono stati fermati dalla polizia londinese. Lāinizio di un incubo.
La coppia, infatti, ĆØ stata fatta scendere e poi ammanettata mentre gli agenti ispezionavano minuziosamente lāinterno dellāabitacolo. Alla fine dopo 45 minuti che saranno sembrati secoli, la coppia ĆØ stata rimessa in libertĆ .
Le autoritĆ di polizia londinesi sostengono che lāauto in cui viaggiavano i due atleti stava procedendo nel senso sbagliato della carreggiata e che al loro segnale di āaltā non si sarebbero fermati da lƬ la decisione di agire.
Vicende che dimostrano, ancora una volta di piĆ¹ che il razzismo ha piĆ¹ volti e che si annida anche nello sport e che il ābiancoā ĆØ sempre quello buono mentre il āneroā ĆØ brutto e cattivo.