Siamo stati in giro in barca con “Da Oreste” di Oreste Aprea, noleggio pedalò, canoe ed escursioni fino a Capo Palinuro, accompagnati dalla fantastica guida Daniele, che ci ha illustrato le bellezze di un tratto della costa cilentana.
La prima meraviglia che si è aperta davanti ai nostri occhi è stato l’incantevole Arco Naturale, ubicato a pochi metri dalla foce del Mingardo, il fiume che segna il confine tra Palinuro e Camerota. Sotto all’arco si trova una bellissima spiaggia di sabbia dorata che purtroppo però non è accessibile al pubblico in quanto, nonostante la messa in sicurezza, vi è pericolo di caduta massi.
Di fronte all’Arco Naturale si può ammirare il famoso scoglio del Coniglio, chiamato così proprio perché la natura ha voluto dare a questa maestosa roccia le fattezze del piccolo animaletto.
Le acque del mare di Palinuro cambiano colore man mano che si continua la passeggiata tra le onde: dall’azzurro, al blu al verde smeraldo. Continuando a navigare ci troviamo di fronte alla suggestiva Grotta delle Ossa, chiamata così perché nella roccia si sono sedimentate delle ossa. La leggenda narra che in un’epoca lontana i cadaveri venivano gettati dalla scogliera e i loro resti si andavano a incastrare nella roccia. A rendere ancora più affascinante questa leggenda è il fatto che la roccia ha preso le sembianze di un teschio.
Proseguendo nel mare cangiante ci si imbatte in un’altra suggestiva creazione della natura che dà l’impressione di vedere il volto di una strega con occhi scavati nella roccia e un ghigno inquietante.
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Il meraviglioso scenario della Grotta Azzurra di Palinuro
Lo spettacolo più incantevole è senza dubbio quello della Grotta Azzurra, in cui si può entrare sia a nuoto che con la barca e ammirare le pareti giallo e verdi, frutto della presenza di zolfo. Ad accogliere i visitatori ci sono delle alghe arancioni appartenenti alla famiglia dei coralli che hanno questo caratteristico colore perché non ricevono mai la luce diretta dei raggi solari.
All’interno della grotta c’è una stalattite a forma di testa di delfino che esce dall’acqua. Il colore del mare all’interno della grotta è di un meraviglioso blu cobalto grazie al fatto che la luce entra soltanto da un’apertura.
Prima di giungere a Cala Fetente (il nome deriva dall’odore di zolfo), alzando gli occhi si può ammirare la finestrella di Palinuro da cui con la giusta angolazione è possibile vedere la stazione metereologica. Nella cala c’è l’entrata di una grotta a cui si può accedere a piedi e che, dopo una ventina di metri, conduce a una piscina naturale di acqua termale.
Arrivando alla fine del tour in barca con “Da Oreste” si può ammirare il famoso Faro di Palinuro secondo solo a quello di Genova, la cui luce nelle notti particolarmente terse può essere avvistata addirittura dalle Isole Eolie.
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