Funerali Giovanbattista Cutolo: la risposta commovente di Napoli per l’ultimo saluto a Giogiò

Per i funerali di Giovanbattista Cutolo, musicista 24enne ucciso per un parcheggio sbagliato, la chiesa e l'antistante piazza del Gesù Nuovo sono gremite da una folla composta e partecipativa. La mamma: "La Napoli bella è qui per omaggiare mio figlio". Presente anche il rapper Geolier
Funerali Gianbattista Cutolo: in massa a Napoli per l'ultimo saluto a Giogiò

Napoli, 06 settembre 2023.

Per i funerali di Giovanbattista Cutolo, 24 anni, il musicista ucciso lo scorso 31 agosto per una futile lite in piazza Municipio per mano di un minorenne con precedenti penali,  una folla composta e commossa si raccoglie dentro e fuori la chiesa del Gesù Nuovo in piazza del Gesù.

Ancora nessuno si spiega come sia stato possibile che un giovane, componente dell’Orchestra Scarlatti Young, possa essere vilmente ucciso con colpi di arma da fuoco alla schiena. Tutto per un “parcheggio sbagliato” del motorino.

Ma una parte di Napoli non ci sta, non vuole tacere, non vuole voltarsi dall’altro lato.

I funerali: il corno sulla bara e la lettera di “Lulù” Cutolo

Funerali di Giovanbattista Cutolo: la commovente risposta di Napoli per l'ultimo saluto a Giogiò
Corona di fiori bianchi (Foto di Eleonora Masullo)

Oggi alle 15, accogliendo l’invito di mamma Daniela Di Maggio a partecipare tutti ai funerali del figlio, ucciso da una mano criminale nemmeno maggiorenne, la parte sana di Napoli si è ritrovata in piazza del Gesù Nuovo per dare l’ultimo saluto a Giovanbattista Cutolo o, come ormai tutti lo chiamano, Giogiò.

Dopo l’arrivo del feretro bianco, a simboleggiare le vittime innocenti di camorra, sul quale i genitori hanno posto il corno di Giovanbattista Cutolo, ha aperto la cerimonia la sorella della vittima, Ludovica Cutolo (Lulù), con una lunga lettera al fratello, scritta al presente: Napoli sei tu e non Gomorra, non è Mare Fuori o il Boss delle cerimonie“.

Ludovica Cutolo ha voluto rappresentare – con questo cognome imponente, come da lei stessa sottolineato – quella Napoli che alla violenza cieca e alla logica del “taglione” risponde col presidio della cultura nonviolenta ma che chiede giustizia, a gran voce. Mamma Daniela: “La Napoli bella è qui per omaggiare mio figlio”.

Ai funerali presente anche il rapper napoletano Geolier, seguitissimo dalla Generazione Z, che ha lasciato un messaggio all’emittente locale, Canale 21: Ragazzi sognate, non dovete pensare che è finito tutto, non sono finiti i sogni. Oggi abbiamo perso tutti quanti, abbiamo perso come città, ha perso la mia generazione, io ho 24 anni, Giogiò ne aveva 24. Dobbiamo iniziare a pretendere, a modificare questo stato di cose questa epoca e la mentalità“.

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L’arcivescovo Battaglia ai funerali: “Quella mano l’abbiamo armata anche noi”

Funerali di Giovanbattista Cutolo: in massa per l'ultimo saluto a Giogiò
Folla nella chiesa del Gesù Nuovo (Foto di Eleonora Masullo)

Una celebrazione eucaristica immensamente partecipata, quella per i funerali del giovane Giovanbattista Cutolo.

Il vescovo che ha presieduto la Messa, don Mimmo Battaglia, con la voce rotta dal dolore durante l’omelia ha affermato: “Non vorrei essere qui ad accompagnare l’ennesimo giovane figlio di Napoli ucciso senza alcun motivo da un altro figlio di questa città. […] Ma purtroppo nessuno di noi ha il potere di cambiare la realtà, fermando quella mano giovanissima ma già deviata come purtroppo accade con tanti ragazzi di questa città. Questa mano l’abbiamo armata anche noi“.

Un lungo e spontaneo applauso ha interrotto le parole del vescovo che ha poi proseguito: “Ora occorre trasformare i coltelli in luoghi educativi, le pistole in posti di lavoro, i pugni in mani tese, insulti in melodie e arte e vita”.

Infine, la richiesta di perdono a nome della città, la sua città, che non ha saputo difenderlo. “Nessuno può dirsi assolto” ha affermato perentorio mons. Battaglia.

Don Mimmo Battaglia ha posto nuovamente dinanzi alle istituzioni il problema dell’emergenza educativa di bambini e adolescenti napoletani, il bisogno di unire le forze (Chiesa, istituzioni, cittadini) facendo eco a quanto ribadito nei giorni da mamma Daniela: serve disciplina ed educazione, ma soprattutto pene severe ed esemplari per chi commette tali reati.

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Politici ai funerali di Giovanbattista Cutolo, la reazione della folla: “Passerella inutile”

Funerali Giovanbattista Cutolo: in massa per l'ultimo saluto a Giogiò
Folla in piazza ai funerali di Giovanbattista Cutolo (Foto di Eleonora Masullo)

Le prime file della chiesa del Gesù Nuovo sono state occupate da figure politiche ed istituzionali, come da prassi, tra le quali il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ed il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il Governatore della Campania Vincenzo De Luca ed il Ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, nonché alcune personalità conosciute del mondo della cultura come Maurizio De Giovanni.

Ma dalla chiesa si è alzato un brusìo di voci indistinte che scandivano però due parole nette, a più riprese: Passerella inutile“.

La presenza delle cariche istituzionali, in primis del sindaco Gaetano Manfredi, anche alla luce degli ultimi scempi di violenza verificatisi sul suolo napoletano – su tutti, lo stupro delle due cuginette di Caivano ad opera di un gruppo di adolescenti tra i 12 e i 15 anni – ha suscitato molte voci discordi durante la celebrazione.

Fortunatamente, non vi è stato alcun episodio che abbia costretto il celebrante ad interrompere la cerimonia funebre, ma il malcontento era palpabile e la domanda che ha riecheggiato, dentro e fuori la chiesa, con rabbia repressa per rispetto del lutto e del dolore dei familiari è sempre la stessa: “perché solo ora”?

Il popolo napoletano ha ancora impressa l’ultima “passerella” – per riprendere il termine circolato nelle ultime ore dentro e fuori i social – a seguito dell’evento che ha riguardato le due cuginette di Caivano, di 10 e 13 anni, barbaramente stuprate da un branco di adolescenti.

Dopo gli eventi di Caivano, un dispiegamento di oltre duecento forze armate è stato messo in campo per effettuare un’operazione di bonifica del Parco Verde ma il blitz, tuttavia, avvenuto all’alba del 5 settembre, non ha convinto nemmeno lo scrittore Roberto Saviano, che prontamente ha definito l’operazione un’inutile sceneggiata di propaganda“.

Le esequie del giovane musicista sono terminate con il brano Inno alla gioia di Beethoven dei compagni dell’Orchestra Scarlatti ed il volo dei palloncini bianchi, come la bara che ne ha accolto le spoglie, dopodiché l’assemblea si è sciolta nella piazza antistante la chiesa con composto ritegno e atteggiamento di profonda meditazione, mista a sconforto.

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Non doveva accadere più.

E invece è accaduto a Francesco Pio Maimone, del quale la madre è intervenuta ai funerali del musicista, alle cuginette di Caivano ed infine a Giovanbattista. E la domanda che attanaglia il cuore di chi resta è: “quanti ancora devono morire perché qualcosa si muova davvero?”

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