Gioele muore per l’incidente e Viviana si uccide: la svolta

Gioele Viviana incidente

Secondo la TAC sul corpo di Gioele il piccolo potrebbe essere morto in seguito alle ferite riportate nell’incidente
La nuova pista nel giallo della morte della dj Viviana Parisi e del figlio Gioele Mondello parte da alcuni indizi trovati nella Opel Corsa della donna e analizzati dal laboratorio di biologia del Gabinetto regionale di polizia scientifica di Palermo: nell’auto sono state trovate tracce biologiche appartenenti con probabilità al bambino. Queste scoperte, il seggiolino non agganciato e il finestrino rotto dell’auto alimentano l’ipotesi che il piccolo sia rimasto gravemente ferito nell’incidente con il furgone e che sia morto poco dopo. Viviana era stata infatti vista dai testimoni correre con Gioele tra le braccia, sveglio e con gli occhi aperti, nel bosco.
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Il suicidio di Viviana

Proprio lì ha trovato la morte anche la donna, che si è gettata dal traliccio, come confermato dall’autopsia che ha evidenziato la colonna vertebrale lesionata e le costole fratturate. Se Gioele fosse morto proprio a seguito dell’incidente, è probabile che siano stati i sensi di colpa della donna a portarla al gesto estremo. Questa ricostruzione non sarebbe smentita dall’autopsia eseguita oggi sui resti del bambino dai medici legali Daniela Sapienza, dell’Università di Messina, e da Elvira Ventura Spagnolo, dell’Università di Palermo.

Gioele è poi stato aggredito dagli animali

Gioele Viviana Caronia incidente
Le ricerche dei resti di Gioele in Caronia (foto dal web)

Non si escludono tuttavia altre ipotesi: potrebbe essere stata Viviana, che soffriva di deliri, ad uccidere il figlio o il bambino potrebbe essere stato aggredito dagli animali. Quello che è certo è che alcune bestie hanno fatto scempio del corpo del piccolo, non è chiaro se prima o dopo la sua morte. Nella squadra incaricata di occuparsi del caso dalla procura di Patti ci sono, infatti, anche esperti incaricati di studiare l’azione degli animali sul corpo di Gioele: l’entomologo Stefano Vanin, gli zoologi dell’istituto “Aleandri” Rosario Fico e Rita Lorenzini. La TAC ha evidenziato inoltre la presenza di sassolini sul corpo del bambino che potrebbero essere utili a scoprire l’ora della morte. Tuttavia la verità è ancora lontana, anche perché, come spiega l’avvocato della famiglia delle vittime Pietro Venuti, finché ci saranno ancora resti del bambino da trovare nel tratto di trecento metri che separa il luogo del ritrovamento di Gioele da quello della madre, i sopralluoghi sulle montagne di Caronia devono continuare. E mentre il padre di Viviana Luigino Parisi denuncia ancora una volta la superficialità delle ricerche, gli agricoltori e i pastori della zona hanno per ora deciso di abbandonare l’area segnata dalla tragica vicenda.
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