Paolini, condannato a 5 anni 

Il disturbatore TV Gabriele Paolini è stato condannato anche in secondo grado: l’appello infatti ha confermato la condanna a 5 anni con l’accusa di sesso con minori in cambio di denaro. Il fatto risale al 2013 e secondo l’accusa – confermata in secondo grado – Paolini aveva una relazione con un ragazzo che all’epoca aveva 17 anni. Quattro anni dopo arriva la sentenza di prima grado, condannato a cinque ganni dalla V sezione penale del Tribunale di Roma Tra le accuse, reati di induzione alla prostituzione minorile, detenzione di materiale pedopornografico e tentata violenza sessuale. A tre anni dalla sentenza di primo grado, la Corte d’Appello poche ore fa ha emesso la sentenza confermando quanto già stabilito dal Tribunale di primo grado.

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Gabriele Paolini, l’uomo dal triste primato

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Come si legge dal profilo Instagram: Dal 1997 Paolini ha scelto di inquinare la tv. E’ inserito nel “Guinness dei Primati”, per i suoi 35.000 sabotaggi tv. In effetti è un personaggio tristemente noto a tutti, le sue incursioni volte a disturbare chiunque sono oltre ventennali. Sul suo profilo condivide alcuni momenti della sua vita quotidiana. Parla sempre in terza persona quindi senza capire effettivamente chi sia a scrivere, fa eccezione quest’ultimo post condiviso poche ore fa e vede un Paolini preoccupato in attesa della sentenza della Corte d’Appello che – come già anticipato – confermerà la condanna di primo grado a 5 anni. Condanna che inizialmente Paolini stava scontando per poi tornare a piede libero solo qualche mese dopo.

Ricevuta la condanna, pare che Paolini abbia detto di meritare la condanna. Ma accusa la sentenza di essere stata influenzata da motivi politici e omofobi.

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