È uscito nella notte, neanche a 24 ore dall’annuncio, il nuovo, inaspettato, album della star Taylor Swift: “Folklore”
Non è affatto un modus operandi tipico della cantante e attrice, che, forte di più di 150 milioni di dischi venduti nel mondo e dieci Grammy Awards vinti, punta solitamente su campagne pubblicitarie massicce e sulla lunga distanza. E invece questa volta è bastato un post sul web per l’imminente lancio dell’album, con comprensibile entusiasmo dei fan.
Un album figlio dell’isolamento
In effetti, anche all’ascolto, Folklore suona come un episodio più intimo rispetto agli standard della sua discografia. Un prodotto, dichiaratamente e con evidenza, figlio del periodo trascorso in isolamento. Già alcune testate oltreoceano come il Guardian e il Telegraph hanno dimostrato un’accoglienza calorosa per questa nuova direzione della cantante, lodandone la scrittura più matura, e il tono meno drammatico ed enfatico del solito.
Nella sua breve presentazione, Taylor spiega come il disco non sarebbe probabilmente esistito senza la quarantena: da un lato rappresenta un grande evento non previsto nel mare di appuntamenti rimandati al 2021; dall’altro lato riflette la voglia di condividere la propria arte subito, senza pianificazioni: una soluzione alle incertezze del nostro tempo, che rendono vane molte pianificazioni.
L’artwork e il video per “Cardigan” di Taylor Swift
Impossibile poi non riconoscere la voglia di evasione e di ritorno “al mondo di fuori” nell’estetica usata per il progetto: l’artwork la mostra sola a fissare un albero nel bel mezzo di una nebbiosa foresta, mentre il video del singolo “Cardigan” ce la mostra suonare il piano in un contesto bucolico, sognante e fiabesco.
Il disco vanta anche la collaborazione di vari artisti, abbastanza in sintonia con le sonorità dell’album, come il sempre gradito Bon Iver. Nel suo post comunque Taylor tiene a precisare come tutta la produzione sia avvenuta in sicurezza, sia nel caso del disco (non ci sono stati reali incontri con i musicisti ospiti) sia durante le riprese del video, girato sotto la supervisione di un medico.