Materdei si è animata per una sera di colori, musica, balli per la decima edizione della Festa Multiculturale del Friariello, giunta alla sua decima edizione. Fare buona musica live a Napoli si può e si deve così come ha gridato forte alla folla il rapper Peppoh, nome d’arte di Giuseppe Sica.
Le istituzioni della città potrebbero proporre più spesso feste del genere per far tornare a splendere la città partenopea ancora di più dopo i due anni di stop a causa della pandemia da Covid-19.
C’è stato un solo comun denominatore durante tutta la giornata cominciata alle 16:30 con dimostrazioni di Kendo e Aikido e proseguita con laboratori per bambini e poi culminata con la musica: “L’unico fascio buono è quello di friarielli”, contro le guerre e il carovita.
Gli artisti sul palco della Festa Multiculturale del Friariello

Sul palco si sono alternati gruppi e cantanti come i Prageeth Perera revolutionary songs Sri Lanka e poi un trio di campioni napoletani come Peppoh, Andrea Tartaglia e Valerio Jovine, accompagnati anche da Massimiliano Jovine e Simona Boo dei 99 Posse.
Da “So vivo” a “Me’ so’ scetat’ e tre” passando per “O reggae ‘e Maradona”, dopo quest’ultima canzone si è alzato uno spontaneo coro omaggio al Dio del calcio: “Olé, olé, olé, olé Diego, Diego”, perché per i napoletani Diego Armando Maradona vive.
L’atmosfera era di quelle vive, accese, gioiose, tra un bicchiere di birra, un panino salsiccia e friarielli (non poteva mancare) e la musica che ha fatto vibrare tutto il quartiere Materdei.
La performance dei tre artisti partenopei non poteva che concludersi con “Curre curre guagliò”, brano mitico degli anni ’90 dei 99 Posse, e “Napulitan” di Valerio Jovine.