Ancora 2 casi di femminicidio al Sud: fermati i compagni delle vittime

I casi di femminicidio nel Meridione non si fermano: brutale ferocia nel catanese e nel napoletano dove risultano indagati gli ex compagni delle due vittime
Altri 2 casi di femminicidio nel Sud

Catania, 20 agosto 2023. È in corso un indagine per omicidio a seguito del ritrovamento del cadavere, ieri notte, di Vera Schiopiu, 25enne moldava, tra le campagne di Ramacca e Paternò (CT). Se l’ipotesi fosse confermata, si tratterebbe dell’ennesimo caso di femminicidio consumato nel 2023.

Il corpo della giovane è stato ritrovato nella casa di campagna dove la 25enne risiedeva, in contrada Sferro: stando alla versione del compagno, un operaio di origini romene ed il primo a dare l’allarme del ritrovamento del corpo, la ragazza si sarebbe tolta la vita, impiccandosi.

Una versione che non sembra attualmente convincere gli inquirenti e i sospetti ricadrebbero proprio sul compagno e un connazionale che sarebbero coinvolti nella morte della giovane: il primo come autore dell’omicidio, il secondo per concorso nello stesso. Resta lo stato di fermo per entrambi e sull’intera vicenda sta indagando la procura di Caltagirone.

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Ancora un femminicidio nel napoletano: Anna Scala aveva 56 anni

Altri 2 casi di femminicidio nel Sud
Bara (Credits by Getty images)

Solo qualche giorno fa, il 17 agosto, nella città di Piano di Sorrento, all’interno del bagagliaio dell’auto, è stato ritrovato il cadavere di Anna Scala, parrucchiera di 56 anni, originaria di Vico Equense. Fermato l’ex compagno, Salvatore Ferraiuolo, 54 anni, avrebbe confessato il femminicidio.

Già da un anno la vittima stava subendo vessazioni fisiche e psicologiche di ogni sorta da parte dell’allora compagno Salvatore: un primo episodio, mai denunciato, si era verificato a casa di un’amica dove Ferraiuolo, convinto che Anna lo stesse tradendo, si era presentato. Aveva iniziato a picchiarla fino a spaccarle i denti.

Un secondo episodio, dopo il quale la vittima avrebbe sporto denuncia, si è verificato nel luglio scorso sulla spiaggia di San Montano a Massa Lubrense. Ancora pugni e insulti in luogo pubblico e accanimento sull’automobile della donna alla quale sono state tagliate le gomme con un coltello. “Quando torno, ti uccido proprio”, ha minacciato. E l’esito lo conosciamo.

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Anna Scala è stata ritrovata nel garage, nel bagagliaio della sua auto, uccisa a coltellate. L’ex compagno, reo confesso, Salvatore Ferraiuolo, è attualmente detenuto nel carcere di Poggioreale con l’accusa di omicidio con le aggravanti di lesioni, porto d’arma da taglio, premeditazione,  rapporto di convivenza,  precedenti maltrattamenti e occultamento di cadavere.

Sconcerto e profondo dolore nel paese, Moiano, frazione di Vico Equense, a cui si unisce il sindaco di Vico Equense, Giuseppe Aiello. Una tragedia che si poteva evitare, secondo la famiglia, date le denunce della donna, l’ultima risalente allo scorso luglio.

I funerali si sono tenuti in data 19 agosto, dove si può vedere una folla gremita e compostamente addolorata dare l’ultimo saluto ad Anna (qui il video dell’uscita della bara).

Quello di Anna Scala è il 74esimo femminicidio dall’inizio dell’anno. E, ancora una volta, forse poteva essere evitato.

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