Facebook di recente ha dovuto fronteggiare un problema sociale veramente importante. La presenza, a quanto pare, di pregiudizi razziali all’interno dei propri algoritmi e di altri social network quali Instagram
La creazione di un team di Facebook specializzato
Per correre ai ripari, Facebook ha deciso di creare un team apposito designato al controllo e monitoraggio di tali algoritmi per verificare l’effettiva tendenza razziale e, se riscontrata, porvi rimedio.
In base a quanto riportato dal Mit (Massachusetts Institute of Technology), particolare attenzione verrà riservata al machine learning. Nella fattispecie, si tratta dei metodi di apprendimento automatico insiti nei social network.
Ma cosa ha dato vita a tutto questo scompiglio? Diversi studi hanno dimostrato che Facebook, nel corso degli anni, indirizzava le proprie inserzioni verso categorie in modo un pò troppo “diretto”. Ad esempio le offerte di lavoro in segreteria erano indirizzate a profili femminili, mentre quelli riguardanti pulizie o autisti verso minoranze etniche.
Molti gruppi a tutela dei diritti civili, hanno manifestato vivacemente per abolire questa “valutazione” discriminatoria da parte del social. Difatti molte aziende, tra cui Coca-Cola e Disney, hanno deciso di sospendere qualsiasi attività commerciale e pubblicitaria su Facebook per dimostrare la loro posizione a favore della causa.
Una soluzione non proprio banale per Facebook

Tuttavia gli esperti sottolineano un problema di fondo per venire a capo di questa situazione. Infatti all’interno del database del social, sono insiti determinati “pregiudizi” proprio per facilitare ed insegnare agli algoritmi come filtrare ricerche e risultati.
Questo complica ulteriormente le cose e, trovare una soluzione al problema, risulta più complicato del previsto.