“Faccetta nera” sul lido: i bagnanti fanno il saluto romano – FOTO

lido faccetta nera

Il lido Punta Canna di Chioggia nuovamente al centro di una polemica dopo che alcuni bagnanti sono stati ripresi in un video in cui fanno il saluto romano sulle note di “Faccetta nera”

Faccetta nera” sembra essere diventata la nuova hit dell’estate nel lido Punta Canna di Chioggia dove è stato ripreso un video in cui si vedono diversi bagnanti fare il saluto romano accompagnati dalla nota canzone fascista. Il lido veneto non è nuovo a certi episodi di chiara nostalgia del ventennio più buio della storia italiana.

Già nel 2017 Repubblica aveva fatto avviare delle indagini contro il titolare dello stabilimento balneare Gianni Scarpa che aveva tappezzato la struttura di cartelli e motti fascisti. In quell’occasione la procura aveva aperto un’inchiesta per apologia del fascismo, che in Italia è reato grazie alla legge Scelba ma a quanto pare certe “nostalgie” sono davvero dure a morire. Di fatto quell’indagine non ha portato a nessuna conseguenza per Scarpa che non ha mai visto l’aula di un tribunale. I giudici infatti decisero di archiviare il caso in quanto “libera espressione di pensiero“.

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“Faccetta nera” sul lido e braccio teso come saluto romano

gianni scarpa
gianni scarpa (foto dal web)

Dopo appena tre anni dalle accuse di apologia del fascismo il lido Punta Canna di Chioggia ci ricasca ed è sempre Repubblica a darne notizia. Nel video pubblicato dal quotidiano online sono visibili diversi bagnanti che col braccio fieramente teso si rivolgono verso la torretta della spiaggia da cui il capo Gianni Scarpa, con tanto di bandana ricambia il saluto romano sulle note di “Faccetta nera“.

Il caso legato al lido di Chioggia nel 2017 era diventato un vero e proprio caso politico che ha coinvolto sia la destra che la sinistra. In quei giorni il leader della Lega Matteo Salvini si era recato alla spiaggia veneta per portare la propria solidarietà a Scarpa invitando i giornalisti di Repubblica a non “rompere le scatole agli imprenditori“.

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