La casa delle supercar più belle ed affascinanti del mondo, 32 anni fa diceva addio al suo fondatore. Enzo Ferrari, da soldato nella Grande Guerra ad imprenditore, rese grande un marchio oggi riconosciuto a livello internazionale simbolo di qualità e lusso
Il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, ricorda in un telegramma al figlio Piero Ferrari: “Enzo Ferrari, una persona di grande fascino e genio. Viene ricordato con affetto e commozione, colui che ha regalato all’Italia un biglietto da visita a livello mondiale con le sue creazioni”. Il 14 agosto alle ore 9.30 di mattina, come di consueto, il sindaco stesso porgerà sulla sua tomba un mazzo di fiori in omaggio a nome della sua città natale, Modena.
Enzo Ferrari nasce nel 1898 e nel 1917, riceve la chiamata alle armi nel Primo Conflitto Mondiale. In seguito il suo amore per le auto emerge. Vuole entrare a far parte della FIAT a Torino, ma subito ottiene una risposta negativa. Fortunatamente poco dopo, entra a far parte di un’azienda che si occupava della conversione di autocarri bellici in coupé di lusso. Il compito di Enzo Ferrari era quello di testare la loro affidabilità in pista. Questa esperienza è servita di implementare nel tempo le sue doti automobilistiche.
Enzo Ferrari e la nascita del marchio

Inizialmente la Ferrari appare vicina all’Alfa Romeo, sfoggiando il marchio del “Biscione” nelle corse automobilistiche. Solo nel 1932, debutterà il ben noto marchio del Cavallino Rampante. Questo simbolo è stato un regalo della madre del compianto aviatore caduto Francesco Baracca (’15-’18), donato direttamente a Ferrari. Dopo la crisi dell’Alfa, Enzo fonda il suo marchio sotto il nome “Scuderia Ferrari”. A causa dei frequenti bombardamenti su Modena, la sede scelta come casa madre diventa Maranello.
Grazie alla sua perseveranza e severità, Ferrari assume il soprannome di Drake (corsaro inglese noto per la sua fora e tenacia). A Montecarlo nel 1950 la Ferrari approda al mondiale e un anno dopo non tarda ad arrivare il primo posto del podio. Tra gli anni ’60 e ‘70, Ferrari regala al mondo bellezze dello Sport-Prototipo intramontabili. Basta pensare alla 330 P3, potente e raffinata allo stesso tempo, alla 312 B2 e alla 312 T. Proprio quest’ultima segna il vero cambiamento nella vita di Enzo Ferrari che, grazie al rapporto con Niki Lauda, ottiene l’alloro mondiale dopo ben 11 anni.
Negli anni ’80, dopo l’addio a Lauda, trova un valido sostituito in Gilles Villenueve. Purtroppo il ragazzo, nel 1982, perde la vita in un incidente con Jochen Mass. Questo fortuito quanto nefasto evento segna per la Scuderia di Maranello momenti bui e negativi. Il 1988 è l’ultimo anno di questo grandissimo personaggio della storia italiana.
Nel mese di giungo, Papa Giovanni Paolo II va ad incontrare il Drake a Maranello ma, già malato, gli può concedere solo dei momenti al telefono. Il 14 agosto dello stesso anno, Enzo Ferrari si spegne a 90 anni con il regalo più bello che poteva lasciare al mondo intero, la fantasia.