Oggi e domenica si è svolto l’evento DisegnandoconTe alla Villa Floridiana nel quartiere Vomero a Napoli organizzato dall’associazione Naposole e Refugees Welcome con la presenza anche di Amnesty International nell’ambito del Festival del disegno della nota azienda Fabriano.
Ragazzi, adulti e bambini tutti uniti per costruire insieme delle sagome di cartone a cui dare poi un volto, diverso per ognuna.
L’obiettivo è stato, oltre a trascorrere una serena giornata in compagnia, anche e soprattutto quello di creare un qualcosa di simbolico. Su ogni cartoncino infatti che ha assunto la forma di una persona è stato attaccato sopra un viso.
Il senso è stato quello di dare a ogni sagoma un volto diverso cosicché ognuno possa incontrarsi con un altro e accoglierlo. L’unione quindi tra persone di diverso colore della pelle ma anche dello stesso sesso per simboleggiare la lotta al razzismo e all’omofobia, ad esempio, è sempre qualcosa che non toglie ma anzi arricchisce.
Il significato del percorso alla Villa Floridiana
Il percorso alla Floridiana si è aperto con i ragazzi all’ingresso che stavano accanto alle grotte, che simboleggiavano l’ombra e la prigionia che, soprattutto, i migranti hanno dovuto affrontare.
Il parco grande rappresentava invece la luce dove hanno creato le sagome e nella zona del bar c’erano i bambini che hanno dato un volto a queste, rendendole diverse dall’originale.
Alla fine della due giorni i lavori sono stati esposti nel Museo Nazionale della Ceramica Duca di Martina fino a novembre. Poi in collaborazione con l’AUSER, associazione dei pensionati, continuerà il progetto e alle sagome verranno applicati anche dei vestiti che completeranno il progetto all’Albergo dei poveri.
Qui ci sarà un laboratorio apposito nei giorni 17, 18 e 21 novembre coinvolgendo anche altre associazioni.
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La petizione di Amnesty International
Nella giornata di ieri che è proseguita anche oggi dalle 15:00 alle 18:30 era presente anche una rappresentanza di ragazzi volontari per Amnesty International per raccogliere firme al fine di chiedere al governo italiano attraverso una petizione di farsi portavoce di un cambiamento europeo nei confronti delle migrazioni in mare.
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In sintesi l’obiettivo è chiedere all’Europa “politiche nuove basate sulla responsabilità comune e sulla protezione dei diritti umani delle persone richiedenti asilo e rifugiate”.