Decreto Caivano: la stretta del Governo per contrastare la criminalità under 18

Presentato in conferenza stampa il pacchetto leggi del "decreto Caivano" volto a contrastare la povertà educativa e la violenza minorile: punti cardine sono la bonifica sociale delle aree più critiche e la stretta sui genitori inadempienti all'obbligo scolastico dei figli
Decreto Caivano: la stretta del Governo per contrastare la criminalità under 18

Il cosiddetto “decreto Caivano”, che prende nome dal luogo campano, teatro dell’efferato stupro ai danni di due minorenni, vuole essere la risposta del Governo ai crimini susseguitisi nelle ultime settimane da Nord a Sud e che vedono protagonisti proprio i più giovani.

Pugno duro sulla criminalità minorile: questa la linea d’azione del governo presieduto da Giorgia Meloni che attua un pacchetto di norme volte a contrastare la povertà educativa e la criminalità giovanile, soprattutto tra i minori.

Alla luce dei fatti più recenti che hanno visto la periferia nord di Napoli, precisamente il comune di Caivano, come scenario di crimini efferati, non ultimo lo stupro di due cuginette di 10 e 13 anni ad opera di un gruppo di adolescenti di età compresa tra i 13 e i 15 anni e che avevamo trattato un precedente articolo, il Governo si dichiara pronto ad intervenire con un pacchetto di leggi durissime per rispondere all’emergenza educativa.

Da anni, ormai, le periferie del capoluogo campano sono teatro di crimini di maggiore o minore entità, dagli scippi alle sparatorie, dallo spaccio di droga alle vendette di sangue per mano della camorra organizzata. E, non ultimi, ora anche gli stupri.

Ciò che sconcerta, però, è osservare come tali efferate azioni vedano sempre più un abbassamento dell’età di chi le commette: le ultime vicende, infatti, vedono tra i protagonisti proprio i più giovani, spesso nemmeno maggiorenni.

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Il “decreto Caivano”: daspo per i minorenni e parental control per i genitori

 

Decreto Caivano: stretta del Governo per contrastare la criminalità under 18
Madre con scolara (Foto da Pixabay)

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge, la cui novità consiste non solo nei provvedimenti direttamente applicati ai minori coinvolti nei reati, ma anche nell’estensione degli stessi provvedimenti ai genitori, attuando delle vere e proprie misure di “parental control“.

In conferenza stampa la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha anticipato i contenuti del decreto: Daspo urbano per i maggiori di 14 anni che commettono reati quali spaccio di droga, detenzione di stupefacenti a condizione di determinati presupposti.

Per i minori di età compresa tra i 12 e i 14 anni è previsto un ammonimento, mentre per i genitori dei minori che delinquono verrà applicata una sanzione amministrativa da parte dei prefetti.

Per quel che concerne la povertà educativa, la stretta sui genitori di minori vede un rafforzamento delle sanzioni per coloro che non mandano i figli a scuola: la dispersione scolastica viene equiparata a delitto perseguibile anche con la detenzione fino a due anni e la revoca della potestà genitoriale, ove ve ne siano i presupposti.

Anche per il porto d’armi e lo spaccio di droga vengono inasprite le pene, così come le contravvenzioni per i minori che si macchino di delitti con strumenti di offesa; tuttavia, dal “decreto Caivano” non vi è alcun cenno all’abbassamento dell’età per la perseguibilità dei reati penali.

Il Governo fa saltare la stretta sull’accesso ai siti porno – punto cardine del pacchetto leggi alla vigilia della riunione del Consiglio – ma resta fermo sulla necessità di un maggiore parental control attraverso software che impediscano l’accesso a determinati contenuti per i minori. In tal senso, la Ministra della famiglia, Eugenia Maria Roccella, fa sapere che sarà avviata una consistente campagna di comunicazione.

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“Decreto Caivano”: gli incentivi economici per gli imprenditori

Decreto Caivano: stretta del Governo per contrastare la criminalità under 18
Monete (Foto da Pixabay)

Non solo sanzioni per chi è “in difetto” relativamente alla povertà educativa: il Governo intende incentivare economicamente le imprese che scelgano di investire al Sud per generare nuove opportunità di lavoro per i giovani e contrastare così la dispersione lavorativa, in particolare nelle aree più critiche del Paese.

L’ incentivo economico consisterebbe in numerosi vantaggi in tal senso e in notevoli sgravi fiscali per le aziende.

“Il Governo ha messo la faccia su faccende molto difficili” ha detto Giorgia Meloni dopo la sua visita a Caivano qualche giorno fa “Siamo stati a Caivano per far diventare un problema un modello. Abbiamo stanziato 30 milioni di euro e un commissario straordinario per un piano di riqualificazione del territorio. Il processo durerà qualche anno, ma verrà seguito dal governo”.

Spunta, dunque, il nome di Fabio Ciciliano in qualità di commissario straordinario alla riqualificazione del comune di Caivano, da sempre teatro di scontri a sangue e fuoco per il possesso delle piazze di spaccio prima e da qualche tempo sotto i riflettori per l’emergenza educativa minorile.

Da Caivano, fa presente la Meloni, partirà una massiccia opera di bonifica territoriale e sociale che vedrà protagonisti anche altre aree disagiate della città, come i Quartieri Spagnoli, facendo chiaro riferimento all’ultimo dei crimini che hanno dilaniato la città, l’ingiustificato omicidio di Giovanbattista Cutolo, al quale verrà assegnata la medaglia d’oro al valore civile.

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Ma anche il Lazio vedrà la suddetta opera di bonifica a cominciare proprio da Roma, nell’area di Tor Bella Monaca.

Bonifica, stretta sulla criminalità minorile ed educazione e potenziamento dell’istruzione: queste le tre leve sulle quali il Governo sta varando il pacchetto di leggi.

“Decreto Caivano”: la conferenza stampa – VIDEO

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