Cristina Mamagari: la splendida ‘Whatucanbe’ e i prossimi progetti musicali

Cristina Mamagari ha 32 anni e vive a Perth, in Australia. Recentemente ha pubblicato la sua prima canzone, "Whatucanbe", e sono già in programma altri due brani
Cristina Mamagari

Cristina Mamagari ha 32 anni e vive a Perth, in Australia. Recentemente ha pubblicato la sua prima canzone, “Whatucanbe“, e sono già in programma altri due brani.

Come nasce il tuo primo pezzo “Whatucanbe” e qual è il suo significato?

“Questa canzone è stata scritta davvero tanto tempo fa, forse intorno ai miei 20 anni e l’ho modificata varie volte nel tempo fino a trovarmi in contatto con Claudio, un produttore napoletano che vive a Bari. Con lui la canzone ha preso finalmente forma – insieme ad altre due – e ha letteralmente creato una base su dei messaggi vocali che gli mandavo mentre ero a Sydney”.

Come ha creato la base sui messaggi vocali?

“Sì, è stato davvero geniale. Io ho registrato semplicemente i versi della canzone come me l’ero immaginata e Claudio ha creato una base attorno. Ovviamente è stato poi un lavoro congiunto di adattamento e ci sono voluti mesi data la distanza. Il modo in cui avevo scritto la canzone in principio era abbastanza criptico, mi piace scrivere molto per metafore ed immagini ma alle volte esagero! Per questo, l’ho “semplificata” ed il suo tema principale è proprio l’ispirazione che mi porta a scrivere e creare”.

Quindi il tema è l’ispirazione che ti porta a scrivere musica, ma può essere anche una canzone dedicata a ogni tipo di “genio” o ispirazione che ci porta a creare cose belle come la musica?

“Sì, certo”.

In questo senso assume un significato più universale?

“Il ritornello dice proprio “non risparmiare ciò che potresti essere, non mettere da parte troppi soldi, alleggerisci il tuo spirito per riempirlo con qualcosa che ancora non vedi”. Sì, solo nell’ultimo verso dico apertamente la parola Musica, prima lascio aperto il tema, parlo della creazione”.

È un bene perché così tutte le persone possono identificarsi.

“Sì, esatto”.

Ascolta la canzone di Cristina Mamagari su Soundcloud!

Hai in programma altre canzoni che pubblicherai in rete?

“Ce sono altre due pronte: ‘Introspection time’ e ‘What’s the beauty'”.

C’è un video su Facebook (clicca qui per guardare il video) in cui ti esibisci su un palco, dove è stato girato?

“In una jam session a Sydney, un paio d’anni fa. Si va alla serata e si canta improvvisando con la house band”.

E il video in cui canti per strada?

“A Bristol, a ottobre/novembre 2019. Ho vissuto lì per alcuni mesi e cantavo con questo chitarrista inglese”.

Come vi siete conosciuti?

“Con un annuncio su Gumtree, un sito di annunci appunto, usato in UK e Australia”.

Quali sono i prossimi progetti di Cristina Mamagari?

“Voglio continuare a scrivere e produrre musica cercando di essere il più indipendente possibile. Sono in contatto con un chitarrista francese qui a Perth ma ora ovviamente non ci vediamo”.

Non si rischia di non diventare famosi restando indipendenti senza etichetta?

“Sì, ma io non ho l’ambizione della fama anzi a dire il vero la rifuggo. Non voglio produrre in vista della vendita e cambiare il mio stile o le mie parole. Vorrei farlo con il puro gusto della creazione, anche se forse non ci faro molto”.

È la prima volta che sento un’artista in erba dire che rifugge la fama…

“Per esempio, io facendo cover nei locali, si guadagna qualcosina e avevo dei contatti per cominciare ma per ora è stato tutto interrotto Non mi immagino di svegliarmi la mattina e sapere di essere famosa, voglio vivere una vita tranquilla e serena e mi fa solo piacere se posso dare emozioni o ispirazione a qualcuno con le mie canzoni”.

A un certo punto, se sei brava, e da quello che ho ascoltato lo sei, necessariamente si diventa almeno un po’ noti…

“Non è poi così facile”.

Sì, lo so.

“Soprattutto con la quantità di aspiranti artisti al mondo d’oggi”. 

Però immagino che se un artista è bravo almeno un po’ viene ascoltato e seguito…

“Sì, un po’ mi fa piacere ma diciamo che non è ciò che mi muove. Sarà una conseguenza delle mie canzoni ma non l’obiettivo”.

A chi ti ispiri e chi sono i tuoi artisti preferiti?

“Ti dico qualche nome a istinto: Lauryn Hill, Nina Simone, Etta James, Aretha Franklin e Otis Redding”.

Cristina Mamagari è il tuo nome d’arte?

“È un nome uscito scherzando con il mio primo gruppo a Napoli. Ora tutti loro sono in diversi gruppi napoletani anche abbastanza conosciuti come gli ‘Ars Nova’ e ‘Terza classe’. Il sassofonista sta in un gruppo che si chiama ‘Boomerang Street Band’. Hanno tutti continuato e penso che abbiano terminato il conservatorio da bravi musicisti”.

Come hai cominciato a fare musica?

“Ho cominciato facendo rap e per le prossime canzoni voglio riprendere. Ho sempre scritto i miei testi su quell’onda ma poi forse non ho mai avuto il coraggio di osare. Ora invece sono pronta”.

Mi piacciono le donne che fanno rap, ce ne sono poche in giro…

“E soprattutto poche che dicono qualcosa di sensato”.

Puoi parlarci degli altri due brani di prossima uscita?

“Introspection time è forse quella che mi piace di più e affronta, appunto, un momento di introspezione. È una canzone molto intima e parla di quanto la sincerità anche quando si sta da soli con sé stessi possa essere dolorosa. È un viaggio dentro di sé. Invece ‘What’s the beauty’ è incredibilmente adatta ai tempi per ciò che dice nel ritornello. Nonostante l’abbia scritta come una metafora, è invece proprio calzante. Il ritornello dice: ‘Traffico desolato, è solo la mia prospettiva, ma vi vedo tutti in fila, respirando le vostre tossine’. Per dire che ci si mette l’uno dietro l’altro respirando lo scarico della macchina che si ha davanti senza capire che la bellezza è altrove. E fa infatti anche una critica ai modelli di bellezza che sono pure imposizioni, parla insomma dell’annullamento in un traffico inutile”.

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