Un morto per Febbre del Nilo e un uomo in terapia intensiva a Cremona
Nell’Ospedale Maggiore di Cremona è deceduto un uomo di 80 anni per la febbre del Nilo. Un settantenne con la stessa malattia è invece stato ricoverato in terapia intensiva dopo Ferragosto. L’anziano è stato poi spostato in pneumologia a seguito del miglioramento delle sue condizioni. Proprio il primario di Pneumologia Giancarlo Bosio ha dato la notizia della tragica morte, ma ha aggiunto che per il secondo paziente si sta progettando il percorso di riabilitazione.
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La Febbre del Nilo e le differenze dal Covid

Bosio afferma che il virus West Nile non è in nessun modo correlato con il Covid, ma che anche per la febbre del Nilo non esiste una cura. Diverse anche le modalità di trasmissione, poiché il West Nile si diffonde tramite la puntura della zanzara comune e non, come il Covid, attraverso il contatto umano. Altri casi di questa malattia sono stati individuati nelle scorse settimane proprio nelle zone che nei mesi precedenti sono state le più colpite dal Coronavirus, come i comuni del Lodigiano. Un caso è stato registrato anche in provincia di Pavia. Tuttavia Giancarlo Bosio assicura che il West Nile porta a gravi malattie neurologiche solo in un caso su 150 e di solito non causa gravi problemi.
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