L’ultimo aggiornamento sulla curva dei contagi in Italia registra un nuovo boom: 947 i casi nelle ultime 24 ore. Speranza: “Partita non vinta”, Ricciardi esclude un nuovo lockdown ‘duro’. L’oms avanza previsioni sulla fine della pandemia
Nessun accenno di calo nello sviluppo dei nuovi contagi da Coronavirus che stanno interessando la penisola italiana. Anzi, gli ultimi dati riportano di un boom estivo di 947 nuovi contagi, praticamente il dato più alto dal 14 maggio. Non solo, l’aumento è stato registrato in una giornata in cui invece i tamponi effettuati sono stati di meno: 71 mila a fronte dei circa 65 mila del giorno precedente. Anche le vittime salgono: +9 (erano 6 il giorno prima).
GIMBE, la fondazione a sostegno di una corretta informazione scientifica, fa notare come nell’ultimo mesi i contagi siano aumentati del 140 %: se nella settimana dal 15 al 21 luglio si parlava di 1.408 nuovi casi, negli ultimi 7 giorni di agosto questi sono ben 3.399.
Il Ministro della Salute Roberto Speranza evita allarmismi, ritenendo il paese fuori da una vera e propria tempesta, ma chiarisce che la guardia non va assolutamente abbassata: “Guai a pensare che la partita sia vinta“.
Il Ministro fa notare come questa ondata estiva presenti una notevole differenza nell‘età media dei contagiati, che è scesa a 30 anni. Fortunatamente molti di questi manifestano sintomi molto deboli, e non di rado sono asintomatici, ma “presto il contagio potrebbe arrivare a genitori e nonni“.
Anche Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute per l’emergenza Covid, pone l’accento sulle differenze tra la situazione attuale e quanto vissuto in primavera. Nello specifico, esclude l’ipotesi di un lockdown analogo a quello dei mesi scorsi. Una grande differenza sta ad esempio nell’intercettazione ed identificazione di soggetti asintomatici, supportate in maniera oggi molto più efficace. Il servizio sanitario inoltre – secondo Ricciardi – è stato “enormemente rafforzato“ tramite importanti assunzioni e miglioramenti delle condizioni di lavoro, anche se “questo rafforzamento verrà completato per settembre-ottobre“.
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Le stime dell’Oms sulla fine della pandemia da Covid-19
Per quanto riguarda la situazione globale, si è espresso Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms. Secondo le sue previsioni, è auspicabile che la pandemia da Covid-19 si potrà dire conclusa entro due anni: “con una tecnologia più avanzata, ma anche ovviamente con più collegamenti, il virus ha maggiori possibilità di diffondersi […] Allo stesso tempo abbiamo la tecnologia e le conoscenze per fermarlo“.
Ad oggi, sulla base di dati Reuters, si calcola che nel mondo sono state infettate dal virus più di 22,81 milioni di persone. I morti sarebbero finora 793.382.
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