Sono salite a 12 le regioni italiane con indice di contagio da Covid-19 superiore a 1. Lo riferisce il rapporto settimanale di Iss-Ministero della Salute. Diversi nuovi focolai e cluster sono stati innescati da persone provenienti dalla Grecia
I contagi restano circoscritti in gruppi e zone limitate, ma anche l’Rt nazionale intanto ha superato quota 1, e le autorità raccomandano ancora grande prudenza.
Tra i focolai più altisonanti, quelli in Puglia, relativi a due comitive di ragazzi di ritorno da un viaggio in Grecia. 7 sono salentini, giovani tra i 18 e i 19 anni. Fortunatamente, uno di loro aveva prenotato un test da eseguire all’immediato ritorno, e ciò ha permesso di limitare subito gli spostamenti dei ragazzi. Altri casi pugliesi riguardano invece ragazzi provenienti da Malta. Anche in Toscana e Lazio si registrano casi simili, con piccoli cluster di contagi da ricondurre a gruppi di ritorno da Corfù, in Grecia, dalla Croazia e da Malta.
Il vaccino contro il Covid annunciato da Putin

Il viceministro per la Salute Pierpaolo Sileri ha voluto rassicurare gli animi circa il mantenimento di un controllo sulla diffusione: “Sono giorni che i dati dei contagi, ondulanti, possono indurci a pensare che la situazione sfugga di mano ma non è così: non è in atto una recrudescenza a livello nazionale ma diversi focolai ben contenuti“. Non tutti sono però d’accordo con le parole del Premier Conte, che ha avanzato l’eventualità di un futuro vaccino non obbligatorio.
In un’intervista a Repubblica, Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi, fa notare come la semplice raccomandazione di sottoporsi a un vaccino rischierebbe di ricevere una scarsa risposta da parte della popolazione, un po’ come accaduto all’App Immuni. Tuttavia – se i numeri rimarranno relativamente piccoli – non sarebbe da escludere, secondo il virologo, che anche un vaccino su base spontanea argini potenziali ondate: “L’obbligatorietà è brutale ma più valida, per ora però la contagiosità sta rimanendo bassa con un R0 pari a 2,5. E la vaccinazione spontanea potrebbe bastare a raggiungere l’immunità di gregge“.
Intanto in mattinata, il Presidente russo Vladimir Putin ha annunciato la registrazione di un vaccino contro il Coronavirus. Il farmaco sarebbe stato già somministrato alla figlia ed è stato annunciato con enfasi sull’efficacia. Per il momento, la comunità scientifica si mantiene perlopiù perplessa, dato che solitamente le sperimentazioni dei vaccini (la cosiddetta “Fase 3“) richiedono mesi di test e coinvolgono migliaia di persone, mentre nel caso del vaccino russo, la fase è cominciata solo la settimana scorsa.