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Covid-19, i sintomi principali seguono un preciso ordine. Ecco la ricerca

covid sintomi ordine (foto dal web)

In base a una ricerca basata sulle analisi di migliaia di pazienti, sembra ormai essere stato individuato l’ordine dei sintomi da Covid-19. Un’informazione preziosa in fase di diagnosi

Tra i motivi che rendono il Covid così inafferrabile e insidioso v’è la natura molto comune dei suoi sintomi, tale che non risulta sempre intuitiva la constatazione di aver contratto il temuto virus. Una recente ricerca ha fatto però notare che l’ordine in cui tali sintomi si manifestano è diverso rispetto ad altre malattie, e segue un iter particolarmente frequente.
La prima manifestazione del Covid-19 sarebbe la febbre, seguita dalla tosse e quindi dai dolori muscolari. Dopo questi, arriva il senso di nausea, spesso accompagnato o sostituito da vomito. Infine, diarrea. Dunque l’attenzione non è tanto riposta sulla tipologia di sintomi, davvero comuni, ma su questo loro esatto ordine.

Le differenze con l’ordine dei sintomi di influenza e SARS

covid ordine sintomi (foto dal web)
(foto dal web)

La ricerca è stata condotta dalla University of Southern California. Un team ha analizzato ben 55 mila casi confermati in Cina, per poi mettere a confronto i dati raccolti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità con quelli collegati a migliaia di casi di SARS, MERS ed influenza.

Le differenze nella consequenzialità sono evidenti: i virus influenzali ad esempio portano prima alla tosse che alla febbre, mentre negli altri due casi la diarrea precede regolarmente nausea e vomito. La sequenza dei sintomi principali da Coronavirus rimane invariata anche anche in presenza di manifestazioni cliniche secondarie, quali l’intensa stanchezza o i dolori alla testa e alla gola.

Dunque, risulta ancor più fondata la pratica di misurare la temperatura corporea nel tentativo di contenimento del virus, data l’alta probabilità che la febbre si manifesti come primo sintomo. Ed è in questo senso che l’esito della ricerca può rivelarsi utile: come spiega Joseph Larsen, il principale autore dello studio, la progressione specifica della malattia aiuta l’identificazione, e dunque chi nota in sé febbre ed aumento della temperatura corporea farebbe bene ad isolarsi preventivamente in attesa di uno screening di conferma.

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