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Coronavirus, nuovo Dpcm fino al 7 ottobre: “Stadi e discoteche restano chiusi”

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Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato la proroga delle norme per altri 30 giorni. Il decreto prevede anche l’autocertificazione per l’ingresso in Italia da Paesi finora “off limits” 

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm che proroga di altri 30 giorni, dunque fino al 7 ottobre, le norme anti-Covid. Un documento di 5 pagine con un allegato di 55 pagine che non può andare oltre la data di scadenza fissata in quanto risulta impossibile un prolungamento di oltre un mese.

“Nel Dpcm le norme sono tutte confermate, anche quelle che riguardano il ballo. Sono semplicemente prorogate. Sono vigenti dal 16 agosto e le prorogheremo per altri 30 giorni” conferma il ministro della Salute, Roberto Speranza, chiarendo che “il Governo nazionale non ha mai riaperto le discoteche, lo hanno fatto alcune Regioni che ne avevano la facoltà ma noi siamo intervenuti per richiuderle. E il Dpcm firmato oggi proroga tutte queste misure che erano già in vigore: sono e restano chiusi quindi sia le discoteche che gli stadi.

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Prevista l’autocertificazione per l’ingresso in Italia: ecco i Paesi “off limits”

Tra le poche novità rispetto al nuovo Dpcm troviamo l’autocertificazione per l’ingresso in Italia di persone provenienti da Paesi finora ‘off limits’ per attestare che si risiederà presso una persona, “anche non convivente”, con la quale “vi sia una stabile relazione affettiva”. L’autocertificazione sarà necessaria anche per la comunicazione alla Asl e ed è prevista una quarantena di 14 giorni.

Gli Stati da cui era vietato l’ingresso in Italia sono: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica dominicana, Kosovo, Montenegro, Serbia e Colombia. Per tutti gli altri Stati si applicano le regole già in vigore: chi arriva da Croazia, Grecia, Malta e Spagna deve fare obbligatoriamente il tampone.

Chi arriva da Romania e Bulgaria deve stare in quarantena. Isolamento fiduciario per chi proviene da Australia, Canada, Georgia, Giappone, Nuova Zelanda, Ruanda, Repubblica di Corea, Tailandia, Tunisia, Uruguay.

Restano in vigore le norme sulla mascherine, obbligatorie nei luoghi chiusi e all’aperto dove non si può mantenere il distanziamento, il divieto di assembramento e il limite di capienza all’80 per cento per i trasporti pubblici.

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