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Coronavirus – Gli ultimi dati seminano timore e richiedono la massima allerta

Coronavirus

Il monitoraggio della pandemia rileva dati da tenere sotto controllo
In Italia, il Comitato tecnico scientifico del governo sta tenendo costantemente sotto osservazione la curva epidemiologica, rilevando nuovi elementi che destano molta preoccupazione: “Il trend dei contagi è in crescita, ed esiste il rischio che la situazione possa sfuggire di mano“. Considerate tali dichiarazioni, appare chiaro che l’emergenza Covid-19 non può ritenersi affatto risolta; al contrario, proprio questo momento (che vede le misure di prevenzione sottovalutate e applicate in maniera blanda) è il momento in cui occorre mantenere la massima allerta.
Il monitoraggio dei dati riporta infatti un aumento dei casi di positività di 386, nel giorno 30 luglio, ed un numero di vittime pari a 3. Nonostante quest’ultimo sia il livello più basso mai toccato dall’epidemia (già registrato, peraltro, il 19 luglio), la questione da sottolineare è l’incremento dell’ospedalizzazione di pazienti con sintomi: tale curva, infatti, era in discesa costante già dal mese di aprile.

Coronavirus: la situazione in Italia e nel resto del mondo

 

Coronavirus
Coronavirus (foto dal web)

La circolazione del virus, contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, è quindi tuttora allarmante. In 7 giorni, si è registrato un aumento di nuovi casi di coronavirus pari al 23%, in rapporto ad un lieve aumento dei tamponi diagnostici. Ovviamente, la situazione si presenta diversificata in base alla regione di riferimento; i nuovi positivi, infatti, si distribuiscono prevalentemente tra Lombardia (+53%), Emilia Romagna, Lazio, Piemonte, Veneto, Campania e Toscana – questi, nello specifico, sono i numeri registrati dalla Fondazione indipendente Gimbe.
In Europa, parallelamente, la pandemia non offre alcun tipo di rassicurazione: Spagna e Germania presentano, rispettivamente, cifre di nuovi positivi pari a 1.000 e 700 casi giornalieri. Dagli Stati Uniti giungono invece notizie ancora più angoscianti: circa 70mila sono i contagiati nelle ultime 24 ore, e la situazione sta divenendo critica anche in Brasile.

Il ministro della Salute Roberto Speranza fa un appello ai cittadini italiani, chiedendo loro di tener duro e di continuare ad adottare tutte le misure preventive e contenitive del virus.
In questi mesi siamo riusciti a piegare la curva del contagio, grazie soprattutto ai comportamenti virtuosi degli italiani” – dichiara, e ancora – “Siamo fuori dalla tempesta, ma non siamo ancora in un porto sicuro“. Egli parla di un piano ben preciso in previsione del nuovo decreto di agosto: esso cercherà di rispondere alle esigenze di tutte quelle persone che si trovano in lista d’attesa, e soprattutto punterà allo stanziamento di risorse per il Servizio sanitario nazionale (SSN).Il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri aggiunge: “Ho proposto tamponi all’arrivo, quarantena breve e un altro tampone, perché solo quello all’arrivo non basta“.
Un’Italia, dunque, che si rivela perfettamente consapevole del nemico a cui sta andando incontro, il quale, lo si spera, possa essere al più presto sconfitto.

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