Conte: “Lockdown troppo severo? Necessario per mettere l’Italia in sicurezza” – VIDEO

Intervista a Giuseppe Conte

L’intervista al premier Giuseppe Conte ha toccato diversi temi importanti: dai decreti sul lockdown, al ponte sullo stretto di Messina passando per emergenza immigrazione e programma di investimenti del Recovery Fund

Il Primo Ministro Conte, già dallo scorso fine settimana, si trovava in Puglia in occasione del suo 56esimo compleanno, festeggiato privatamente in compagnia della sua famiglia a San Giovanni Rotondo. Nella serata di ieri è poi stato ospite dell’evento “La Piazza” organizzato da Affaritaliani.it, rilasciando una lunga intervista al direttore del quotidiano durante la quale ha risposto a molte domande, chiarendo il suo punto di vista su numerosi argomenti, primo fra tutti, il contestato decreto sul lockdown: una decisione sofferta ma necessaria della quale si dichiara orgoglioso. Poi l’importanza di far ripartire l’Italia grazie agli aiuti dell’Europa, rafforzando le infrastrutture soprattutto al Sud. Inoltre svela la sua posizione in merito al referendum sul taglio dei parlamentari replicando: “Voterò per il sì.”
L’intervista è stata trasmessa in streaming anche sui canali ufficiali social del premier.

I punti fondamentali della video intervista a Giuseppe Conte:

 

Di fronte a 800 persone tra cittadini autorità locali e giornalisti, nella suggestiva piazza di Ceglie Messapica, Conte ha sostenuto un lungo confronto con Angelo Maria Perrino, direttore di “Affaritaliani”, che non gli ha risparmiato domande scomode anche in merito a protagonisti della scena politica e della stampa italiana.

Tra i punti fondamentali sicuramente gli importanti chiarimenti sui presunti documenti segreti, pubblicati solo recentemente, in merito al confronto tra le opinioni degli scienziati e la successiva decisione del governo sulla necessità di imporre il lockdown in tutta Italia, anche quando in molte regioni del sud ancora il livello di emergenza non era alto come in Lombardia e Veneto. Conte dichiara che la decisione è stata necessaria per garantire la sicurezza di tutti i cittadini, e che sui verbali con i report dei virologi non c’è mai stato nessun segreto di stato, semplicemente non sono stati resi noti da subito per la sola ragione che sarebbe stato difficile prendere decisioni “sotto i riflettori”, ci tiene a specificare che il governo in questo non ha nulla da nascondere e che presto verranno pubblicati tutti i documenti. In quanto al decreto sul lockdown, ne parla con orgoglio, e afferma che le misure adottate dall’Italia hanno funzionato, e il fatto che siano state prese come esempio anche da altri paesi ne è la prova.

Risponde poi alle critiche di chi lo accusava di aver preso provvedimenti troppo severi e di aver deciso senza consultarsi con altri ministri dicendo che i singoli decreti sono stati tutti condivisi dalle regioni e che ogni decisione presa, è stata sofferta ma urgente, indispensabile per mettere il paese in sicurezza.

Conte riceve poi un caloroso applauso dal pubblico quando dichiara “Sono stati momenti difficili, ma non potevo permettermi di perdere la pazienza, non ho mai avuto paura di non farcela”.
Proseguendo con i temi importanti si parla del piano di ripresa economica, grazie ai soldi del Recovery Fund, su questo il premier svela alcuni dettagli in merito alle “grandi opere” che il governo ha in cantiere, soprattutto per potenziare i collegamenti ferroviari ad alta velocità e le infrastrutture nel sud Italia, come il ponte sullo stretto di Messina, per il quale si starebbe lavorando ad un progetto ecosostenibile, un “miracolo di ingegneria” al pari del recente nuovo ponte di Genova. Resta poi ottimista in tema di rilancio, affermando che attualmente in Italia la ripresa economica sia migliore di altri paesi europei come Spagna e Germania, inoltre esprime la volontà del governo ad impegnarsi per garantire che nessun cittadino resti senza lavoro, adottando incentivi alle assunzioni e misure decontributive per le aziende.

Tra i punti salienti dell’intervista anche le opinioni di Conte in merito al potenziamento della banda larga valutando la tecnologia 5G, e i rapporti tra Italia e Usa che, secondo il premier, rimarrebbero invariati indipendentemente da chi sarà eletto come nuovo presidente.
Poi la partecipazione dell’Italia nel chiedere un’inchiesta internazionale sul disastro accaduto a Beirut e infine le dichiarazioni sull’attuale emergenza immigrazione; su questo ultimo punto Conte si mostra deciso nella volontà di lavorare per regolare gli ingressi affermando: “Non posso chiedere un sacrificio agli italiani e poi tollerare che vadano in giro immigrati irregolari positivi al virus, lavoreremo per prevenire i flussi”.

Le ultime domande, forse le più insidiose, hanno riguardato i rapporti politici e personali tra il premier e alcuni esponenti dell’opposizione, Conte parla del difficile dialogo con Salvini, affermando che sicuramente non avrebbe dubbi, se dovesse scegliere con chi andare a cena, tra Salvini e Meloni sicuramente sceglierebbe la Meloni, così come tra il governatore Fontana e Zaia la preferenza sarebbe per quest’ultimo.

Più imbarazzante la domanda scomoda sulla scelta tra i direttori del “Corriere” e di “Repubblica”, tra i quali Conte sembrerebbe non voler esprimere alcuna preferenza, al punto che l’intervistatore si lascia andare al commento: “evidentemente noi giornalisti siamo più potenti dei politici”.
Il Primo Ministro si è poi garantito il positivo responso del pubblico nel momento in cui si è esposto rendendo pubblica la sua scelta al prossimo referendum sul taglio dei parlamentari: “domanda privata, ma non voglio sottrarmi e dico che voterò per il sì”, garantendosi un caloroso applauso di consenso.

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