Il consigliere di Vercelli Giuseppe Cannata condannato per omotrasfobia
“Ammazzateli tutti ste lesbiche, gay e pedofili“, l’ennesima dimostrazione che l’omotransfobia non è un’opinione ma un cancro da estirpare arriva da Vercelli, dove vicepresidente del consiglio comunale Giuseppe Cannata, eletto con Fratelli D’Italia, è stato condannato per un post su Facebook che riportava queste affermazioni. La pena, a un anno dalla comparsa delle sconcertanti parole, è di tremila euro di risarcimento all’Arcigay Rainbow Vercelli Valsesia, che si è costituito a processo parte civile, e quattro mesi con sospensione condizionale della pena.
Non è la prima volta che Giuseppe Cannata si rende protagonista di un episodio di omofobia, avendo in passato più volte definito le persone appartenenti alla comunità LGBTQ+ delle “me*de” e come “feccia d’Italia“, ma non era mai arrivato alle minacce di morte. Il post era stato cancellato immediatamente, ma le scuse non sono bastate.
Arcigay Vercelli per la legge contro l’omotrasfobia
La legge Zan si applicherebbe proprio a questi reati e introdurrebbe l’aggravante di omotransfobia per questo genere di odiose e violente affermazioni, che non sono possono essere considerate espressione della libertà di pensiero. Arcigay Rainbow Vercelli Valsesia sottolinea che con la nuova legge Giuseppe Cannata avrebbe rischiato molto di più e che quattro mesi sono pochi per queste minacce di morte.
Arcigay Vercelli agiunge che proprio a favore della modifica della legge Mancino sono scesi in piazza gli attivisti durante la manifestazione “Spazza l’Odio” organizzata dal PD di Biella, ma denuncia anche l’indifferenza e la mancanza di iniziativa del Partito Democratico di Vercelli in merito all’argomento.