Non bastava la persecuzione delle famiglie omogenitoriali. E nemmeno la penalizzazione universale della gestazione per altri. La Rai deve educare il popolo ai valori tradizionali. Questo è quanto dichiarato dal presidente Giorgia Meloni a Budapest, al fianco di Viktor Orban.
In sede di rinnovo del contratto di concessione, la destra politica italiana, composta da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, ha proposto una serie di modifiche sulla direzione editoriale della televisione pubblica italiana, mirate a promuovere valori tradizionali come “Dio, patria e famiglia”, e volte a limitare la diffusione di contenuti LGBTIQ+ sui canali televisivi pubblici italiani, col rischio di limitare pesantemente la libertà di espressione e l’inclusione di tutte le comunità nell’ambito dei media.
Tra i circa 400 emendamenti proposti, preoccupa il n. 5.29, che porta la firma di Gasparri, Dalla Chiesa, Orsini e Rosso, secondo cui la Rai si impegna a dare una rappresentazione positiva dei legami familiari secondo il modello di famiglia indicato dall’articolo 29 della Costituzione (ossia naturale e fondata sul matrimonio).
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Renew Europe: “Il Parlamento Europeo intervenga contro la propaganda anti-LGBTIQ+”
Il gruppo Renew Europe del Parlamento Europeo, preoccupato per l’espansione della propaganda anti-LGBTIQ+ da parte dei partiti di estrema destra in Europa, ha inserito il tema all’ordine del giorno, supplicando il Parlamento Europeo di opporsi a tale condotta italiana che strizza l’occhio alle politiche dittatoriali adottate da Putin e Orban.
Tuttavia, secondo Pagella Politica, nell’emendamento proposto da Forza Italia la tv italiana dovrebbe sì promuovere un’immagine positiva della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, ma non farebbe alcun riferimento esplicito al divieto di mostrare persone LGBTIQ+.
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In ogni caso, questa bozza di contratto non è stata ancora ad approvata, essendo attualmente sotto l’esame della commissione di vigilanza parlamentare.
Foto in evidenza da Facebook di gaypuntoit