Le cinque migliori serie tv Netflix da non perdere

Netflix serie tv
Due cose sono certe: l’Italia è divisa in tre zone, noi siamo divisi tra le numerose, infinite serie tv che Netflix mette a nostra completa disposizione. Il problema è soltanto quale serie tv guardare ma, tranquilli, ci pensiamo noi a consigliarvene qualcuna

Ci ritroviamo dinanzi ad un altro Dpcm, stanchi e spaventati di studiare e recuperare il lavoro arretrato poco ci va. Che fare allora, smettere di procrastinare? Però la televisione è proprio lì, il computer pure, il telefono ce l’ho in mano… ma sì, iniziamo l’ennesima serie tv. Ma quale? Ci abbiamo pensato noi, proponendovi ben 5 serie tv.

Le migliori serie tv di successo targate Netflix

pose
Pose (foto dal web)

“Pose”. Serie LGBTQ+ Netflix per eccellenza. Ambientato nella New York degli Anni ’80-90, lo show targato Ryan Murphy ruota attorno al mondo dei balli. I personaggi della serie fanno, per la maggior parte, parte della community (ne sono oltre 50, e soltanto nella prima stagione!), e tutti loro, smarriti, cercano il loro posto nel mondo e lo trovano grazie alle House e alle loro nuove “mamme”. Tutti si impegnano (nessuno escluso), di competizione in competizione, per vincere il primo premio, cercando di guadagnare – in questo modo – la posizione di rilievo che spetta loro di diritto in un mondo dove, in realtà, vengono emarginati. In questa serie tv c’è la lotta, la forza, la grinta, la voglia di conquistare il mondo benché quest’ultimo non sia assolutamente pronto. È anche una delle poche serie che tratta temi “tabù” concernenti i queer (come l’HIV) e che introduce, con una certa leggerezza, lo spettatore verso un mondo che, per quanto triste possa essere, travolge ed è piacevolmente stravagante.

 

“Versailles”. Perfetta per gli appassionati dell’Ancien Régime e del Re Sole. La serie tv ripercorre per 3 stagioni gli intrighi, le cospirazioni e le vicissitudini, che hanno caratterizzato la permanenza reale alla Reggia di Versailles, mostrando che non è tutto oro ciò che luccica. Il Re trasforma l’ex residenza di caccia di suo padre in un sontuoso Palazzo, pieno di opere d’arte attrazioni suggestive (tra cui anche il giardino), per trasferire la sua famiglia lontano dalla corte parigina. O almeno, questo è quello che ci dicono i libri. Tra le motivazioni che spinsero il sovrano a prendere questa scelta, vi è quella di allontanare l’aristocrazia dai centri di potere: trasferisce i funzionari ed i cortigiani proprio per impedire alla nobiltà della proprietà terriera, certamente inferiore, di immischiarsi nei suoi affari. Versailles diventa la sede ufficiale del governo di Francia, il centro del potere, un piccolo mondo che ruota tutto attorno al suo Sole. Abbiamo a che fare con un sovrano un po’ diverso da quello cui eravamo abituati: più fragile, acuto, esplicito; troviamo Luigi XIV al massimo del suo splendore e del suo potere. I personaggi secondari, però, non sono meno importanti. Le Chevalier de Lorraine, Philippe – il fratello del Re -, la regina reggente e le immancabili amanti – non poche -, con tutti gli scandali che porteranno, costituiscono – in realtà – il cuore pulsante di Versailles. Chi sopravvivrà alla “gabbia dorata“? Lo scoprirete solo guardando.

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Le altre serie tv Netflix

las chicas del cable
las chicas del cable (foto dal web)

“Chicas del cable”. Originale Netflix ambientato alla fine degli Anni ’20 a Madrid, “Le ragazze del centralino” è incentrato sulle vite di quattro operatrici per la Compagnia dei Telefoni Nazionale, che lottano per l’indipendenza in una Spagna in cui bisogna farsi mantenere dal proprio marito, crescere i bambini e prendersi cura della casa. La vicenda inizia con Alba (o dovremmo dire Lidia?) che, per una serie di vicende che non stiamo qui a spoilerarvi, si caccia nei guai. Da questo piccolo evento da avviò ad una sorta di butterfly effect per cui si ritrova a lavorare in una compagnia telefonica – con lo scopo di rubare -, ad incontrare una sua vecchia fiamma e a vedere cambiare tutta la sua vita. Non mancheranno problemi lungo il percorso, e neanche lacrime – ve lo assicuriamo.

“Dear White People”. L’adattamento del film omonimo è incentrato sul gruppo di studenti neri della Residenza Armstrong-Parker, la cui unica colpa è frequentare un college dell’Ivy League pieno di bianchi. La protagonista Samantha White, conduttrice del programma radiofonicoMiei carissimi bianchi“, affronta il problema delle tensioni razziali che si cela dietro il prestigio della Winchester e che, purtroppo, si estende all’America intera. Nella serie assistiamo a vari tipi di discriminazioni nei confronti dei residenti all’Armstrong-Parker: si va dagli haters in anonimo su Twitter a dei veri e propri Black Parties pur di denigrare l’altro. In ogni episodio ci si focalizza nello specifico su un personaggio. Questo permette di avere la possibilità di immedesimarsi al meglio nella sua situazione, di comprendere le sue ansie, insicurezze, paure e anche – perché no – di tifare per lui. Se avete apprezzato Skins, questa fa proprio al caso vostro.

La serie tv Netflix imperdibile

la regina degli scacchi
la regina degli scacchi (foto dal web)

“La regina degli scacchi”. La serie – tratta dall’omonimo romanzo – racconta della scalata al successo di Elizabeth Harmon, orfana, con problemi di alcool e droga, prodigio degli scacchi dalla tenera età. Ambientata negli Anni ’50-60, la serie fa sì che lo spettatore ripercorra l’intero processo: partiamo dagli 8 anni, dove Beth impara appena come giocare – grazie al custode Mr. Shaibel -, fino ai suoi 22, dove la ragazza è all’apice della sua gloria. The Queen’s Gambit mostra due cose importantissime: come una ragazza qualunque sia riuscita a cambiare la sua condizione sfavorevole e come sia riuscita a farsi strada… e basta. Perché sì, prima non era facile essere una donna, specialmente nell’America degli Anni ’60 dove le donne non avevano ambizioni, se non quella di acquistare la nuovissima lavatrice in commercio. Beth Harmon è ammirevole perché è riuscita non soltanto a trovare uno spazio per sé in un mondo prettamente maschile, ma anche a conquistarlo, contrariamente ad ogni aspettativa. Lo ha fatto unicamente con le sue forze, o forse no. Magari nel frattempo ha trovato delle persone che ci tengono a lei – e ne ha ritrovate di altre -, che l’hanno aiutata nel suo percorso, sia con gli scacchi che con le dipendenze… questo starà a voi vederlo.

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