Aperta un’inchiesta dalla Procura delle Federcalcio sul caso Suarez e il suo “esame-farsa” a Perugia volto all’acquisizione della cittadinanza italiana. Ci sono anche le intercettazioni prima del test
Le intercettazioni del 12 settembre di Stefania Spina, direttrice del Centro di Valutazione e Certificazione linguistica dell’Ateneo di Perugia parlano chiaro: la docente del corso on-line che avrebbe seguito Suarez commentava “Non spiccica ‘na parola“, “Non coniuga i verbi“, “Parla all’infinito“, in netta antitesi col certificato B1 ritirato dal calciatore e con le dichiarazioni dell’esaminatore Lorenzo Rocca, che ai giornalisti aveva affermato come Suarez avesse dimostrato di “Comprendere bene la lingua […] si fa capire“.
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Le altre frasi dalle intercettazioni: “Ma te pare che lo bocciamo!”
Stamattina le perquisizioni dell’università per Stranieri da parte della Guardia di Finanza, presso gli uffici. Si tenta di trovare prove o indizi sul presunto accordo circa gli argomenti e il voto dell’esame prima ancora dello svolgimento dello stesso. E ancora al riguardo, un’altra intercettazione della Spina: “Ma te pare che lo bocciamo! […] con dieci milioni a stagione di stipendio non glieli puoi far saltare perché non ha il B1“.
Il colonnello Selvaggio Sarri, comandante del Nucleo di Polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Perugia ha comunque precisato che nessun componente della Juventus è indagato, anche se risulta al momento poco chiaro come mai il club torinese si sia rivolto proprio alla Stranieri Perugia per l’esame. Neanche Suarez e i membri del suo entourage sarebbero al momento indagati.
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