Daniele Mondello, padre di Gioele, si sfoga sui social: “Ho dei forti dubbi sui metodi utilizzati per le ricerche. Il lavoro di 70 uomini esperti contro 5 ore di un volontario”
Daniele si è sfogato sui social riguardo le ricerche del proprio figlio. Nella giornata di ieri, sono stati ritrovati dei resti umani riconducibili ad un bambino di 4 anni. Pochi dubbi sorgono sul fatto che non appartengano al figlio Gioele e lo strazio del padre sulla bara nera ha commosso una nazione intera.
Daniele, sul post su cui sfoga la propria disperazione, aggiunge: “Voglio ringraziare chi ha collaborato a questa ricerca. Tutti quelli che mi hanno aiutato. Senza l’aiuto di chi lo ha ritrovato, non so se ci saremmo mai riusciti. Un ringraziamento speciale anche da parte di Viviana e Gioele”. La foto di corredo del post di Daniele, li ritrae tutti e tre abbracciati dove il piccolo fa una linguaccia.
Nonostante il dramma che mi ha travolto, trovo doveroso ringraziare quanti mi hanno aiutato. Dedico un ringraziamento…
Pubblicato da DANIELE MONDELLO su Mercoledì 19 agosto 2020
Interviene anche Claudio Mondello, legale e cugino della famiglia: “L’affidabilità dello Stato esce compromessa da questa vicenda. Per trovare il corpo di Gioele ci sono voluti gli sforzi della mia famiglia”. Inoltre aggiunge: “Questa è un’Italia che dà speranza. Voglio ringraziare personalmente tutti i volontari che ci hanno voluto aiutare. Grazie al vostro amore e al vostro sforzo”.
I resti di Gioele ritrovati da un carabiniere in congedo
Il volontario che ha trovato il corpo si chiama Giuseppe Di Bello. Carabiniere in congedo, nel parco di Nebrodi a Caronia in provincia di Messina, ha fatto la sconvolgente scoperta dei resti e di una maglietta riconducibile a quella indossata da Gioele. Il corpo giaceva nelle vicinanze del traliccio dove è stata ritrovata la madre, Viviana. La distanza del ritrovamento, rispetto a quel punto, è di circa 500 metri in linea d’aria. L’Adnkronos inoltre rivela che, nei pressi di quel luogo, è stata rinvenuta anche una testa.
“Questo piccolo corpo privo di arti, solo con un pezzo di femore ancora attaccato. È stata una scena agghiacciante” confessa all’Adnkronos uno dei volontari presenti sul posto. Aggiunge: “Lì vicino, abbiamo trovato un ciuffo di peli. Forse di Gioele o di un animale, non si sa ancora”. Polizia scientifica e medico legale stanno facendo diversi rilievi ed analisi, presente anche il procuratore di Patti, Angelo Vittorio Cavallo.