Carabinieri ‘Gomorra’, cosa accadeva nella caserma di Piacenza – AUDIO

Carabinieri Gomorra Piacenza

Quello che succedeva nella caserma dei carabinieri di Piacenza che agivano in pieno stile ‘Gomorra’. È stato diffuso un audio in cui si sentono gli “uomini” in divisa che fanno violenza e torturano un uomo: “Cosa ridi? Ti stai divertendo?”

I carabinieri della caserma Levante di Piacenza, ribattezzata la caserma degli orrori avevano creato un vero e proprio sistema di violenze, torture, traffico di droga e sopraffazioni, che andava ben oltre la finzione di film in stile Gomorra. Tra i terribili reati di cui si sono macchiati ci sono arresti illeciti nel parco della città, i giardini Margherita, le violenze contro i pusher che loro stessi usavano, l’organizzazione di festini durante la quarantena mentre i colleghi li coprivano e le minacce a una concessionaria del Veneto per comprare automobili alla metà del prezzo. Si sentivano i padroni di Piacenza e non solo e così venivano trattati in vari ristoranti e bar.
Si vantavano anche delle loro azioni, che definivano con orgoglio frutto di “un’associazione a delinquere“: Ho fatto un’associazione a delinquere, ragazzi… siamo irraggiungibili“. L’inchiesta della Guardia di Finanza di Piacenza andava avanti da 6 mesi ma alcuni illeciti contestati risalgono a 2-3 anni addietro. Sono scattati gli arresti per 6 carabinieri, di cui 5 in carcere e uno ai domiciliari. Le accuse sono lesioni personali aggravate, perquisizioni e ispezioni personali arbitrarie, violenza privata aggravata e truffa ai danni dello Stato, falsità ideologica, abuso d’ufficio, peculato, arresti illegali, torture, traffico e spaccio di droga, estorsione e festini con escort.

Il procuratore capo: “Gli illeciti dei carabinieri sono avvenuti in pieno lockdown”

carabinieri gomorra Piacenza
Una delle foto diffuse in conferenza stampa a Piacenza (foto dal web)

Il procuratore capo Grazia Pradella ha dichiarato: “Non c’è stato quasi nulla di lecito in quella caserma. Gli illeciti più gravi contestati sono stati commessi in pieno lockdown con disprezzo delle più elementari regole di cautela”. 
Tra le frasi agli atti dell’inchiesta:Hai presente Gomorra? Le scene di Gomorra, guarda che è stato uguale!… Io ci sguazzo in queste cose. Tu devi vedere gli schiaffoni che gli ha dato“. 
Nei giorni dell’emergenza sanitaria del Covid-19, secondo l’accusa, tra le altre cose, un carabiniere procurò un’autocertificazione a un pusher così da poter recarsi in Lombardia per rifornirsi di droga durante la quarantena.

L’orgia nell’ufficio del comandante dei carabinieri

Nell’ufficio del comandante, secondo quello che emerge dall’ordinanza, si sarebbe fatta anche un’orgia. Ne hanno parlato due degli arrestati: “che commentano un episodio che aveva visto come protagonista un collega in onore del quale, forse in concomitanza con una ricorrenza, era stata organizzata una serata all’interno della caserma alla presenza di due donne, presumibilmente escort, con le quali erano stati consumati rapporti sessuali”.

Il “genio” di turno: “Urge una riforma radicale del metodo di selezione dei candidati a quello che sembra un rifugio soprattutto per Meridionali in cerca di stipendio fisso, più che una vocazione alla legalità e al patriottismo”

E non manca il “genio” di turno, tal Daniele Martinelli, giornalista, per cui la colpa dei carabinieri coinvolti nell’inchiesta sarebbe quella di essere Meridionali. Ecco il suo post su Facebook:

6 carabinieri arrestati a Piacenza accusati di tortura e di aver estorto oltre che favorito lo spaccio di sostanze.
L’…
Pubblicato da Daniele Martinelli su Mercoledì 22 luglio 2020

 

Post Daniele Martinelli
Post Daniele Martinelli (facebook)

 

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