Un sit-in ha evitato il rinvio dell’approvazione della legge regionale contro la violenza di genere, il testo verrà licenziato in settimana
È stata una vittoria per le associazioni LGTB della regione Campania, che si sono mobilitate ed hanno partecipato ad un sit-in presso la sede del consiglio regionale durante la mattina del 27 Luglio, dove hanno chiesto ed ottenuto di sbloccare l’iter per la discussione del testo di legge contro l’omotranslesbofobia che lo stesso presidente De Luca aveva promesso di portare ai voti in aula prima della fine della corrente legislatura.
Legge regionale contro l’omotransfobia, l’appello delle associazioni:

Dopo la notizia dello scorso Venerdì 24 Luglio circa l’annullamento della riunione della VI commissione regionale ,che era appunto stata convocata per discutere la legge sulla violenza di genere, numerose associazioni LGBT della Campania tramite comunicati ufficiali sui canali social hanno organizzato il sit-in di protesta contro l’ennesimo rinvio dovuto molto probabilmente a conflitti interni al Partito Democratico di maggioranza in regione.
infatti nonostante il testo della legge dopo mesi di lavoro sia già stato approvato effettivamente da tutte le forze politiche, restano ancora singoli consiglieri che continuano a non esporsi per paura di perdere una parte dell’elettorato, come si legge nel comunicato dell’associazione Arci Campania sulla loro pagina Facebook:
“Non permetteremo che possa essere fatta campagna elettorale sulla nostra pelle, su quella dei nostri concittadini e delle nostra concittadine, sui nostri diritti, sulla nostra sicurezza e sulla nostra felicità. Siamo pronti a dare battaglia e continuare la lotta in questi giorni e in questi mesi, se non sarà concessa la possibilità di poter discutere e votare questa importantissima legge e chiediamo alle associazioni, ai movimenti, alle cittadine e ai cittadini di unirsi a questa nostra istanza di eguaglianza e giustizia.”
Omotransfobia, l’urgenza di varare una legge nazionale

Nelle scorse giornate di sabato e domenica sono state molte le manifestazioni ed i sit-in nelle piazze Italiane, promosse soprattutto dalla campagna #davocealrispetto , che si sta impegnando a sensibilizzare l’opinione nazionale in merito alla necessità di una legge sul contrasto alla violenza e alla discriminazione da orientamento sessuale e identità di genere.
Il testo unificato del decreto legge contro l’omotransfobia e la misoginia, cosiddetto “DDL Zan” è finalmente arrivato in parlamento ed ha ottenuto il consenso della maggioranza, nonostante ciò, l’urgenza dell’approvazione è ancora ostacolata da molti, soprattutto dopo le numerose contestazioni da parte del partito “popolo della famiglia” e dalla ferma opposizione della Chiesa, che la considera una “legge bavaglio” e “liberticida”.
Nel frattempo i dati del Ministero dell’Interno in merito alle statistiche sugli episodi di bullismo e violenza basati sull’orientamento sessuale, mostrano che in Italia i casi sono aumentati e che troppo spesso le vittime sono costrette al silenzio, non denunciano proprio perchè non c’è ancora la certezza di avere giustizia, in un paese ancora arretrato in materia di parità di diritti rispetto ad altri stati europei, è quindi di fondamentale importanza l’approvazione di una legge che garantisca l’applicazione del codice penale, per promuovere l’uguaglianza e la libertà e togliere finalmente il bavaglio alle vittime di odio ed intolleranza.