Bussana Vecchia, l’incantevole Borgo degli Artisti dagli anni ’50

Bussana Vecchia è un borgo artistico a tutto tondo con una storia difficile e affascinante alle spalle, dove respirare arte insieme al profumo di salsedine che arriva dal mare
Bussana Vecchia, borgo degli artisti

Che siate artisti o semplici turisti, l’Italia è piena di luoghi meravigliosi, alcuni devono solo essere scoperti o forse sono originali proprio perché sconosciuti ai più. Ognuna delle regioni dello Stivale riserva splendidi panorami e borghi unici. Questo è risaputo.

La Liguria non è da meno in fatto di atmosfere, da quelle classiche marittime dal profumo salmastro portato dal vento, sulla costa, ai borghi medioevali dell’entroterra. Tra questi, nascosto in bella vista, troviamo, arroccato su una collina a pochissimi chilometri da Sanremo, un comune che non supera i cento abitanti e popolato per lo più da artisti.

Bussana Vecchia ha una storia travagliata, a tratti triste, ma è scenario della forza di volontà dei suoi abitanti che hanno sfidato lo stato e la natura per ricostruirla.

La ricostruzione di Bussana

Nel febbraio del 1887, un tremendo terremoto ha distrutto in pochi minuti buona parte del borgo, all’epoca chiamato solo Bussana. Quando i militari fecero evacuare, con ogni mezzo, i superstiti, questi si spostarono qualche chilometro più a valle fondando così Bussana Nuova mal volentieri.

Lo Stato non mostrò nessuna intenzione di ricostruire il borgo, anzi, lo lasciò disabitato per decenni. Persino quando, all’epoca della seconda guerra mondiale (intorno al 1940), alcuni meridionali risalirono l’Italia per stabilirsi in quella zona per lavorare nei campi, occupando il borgo, il comune però li cacciò demolendo le abitazioni rimaste in piedi nel vecchio comune.

Perché tanto accanimento nei confronti del vecchio borgo, nessuno lo sa spiegare, ma la vera rivoluzione cominciò negli anni Cinquanta, quando l’artista torinese Mario Giani, in arte Cliza, scoperto il luogo già meta di artisti italiani e stranieri, decise di stabilircisi e fondarvi una colonia.

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Il borgo degli artisti di Bussana Vecchia
Scatto di una delle vie del borgo (Foto di Chantal Guzzetti)

Il borgo degli artisti

Furono proprio quegli artisti a ricostruire il paesello, mantenendone l’aspetto, arricchendone la storia e ridandogli la vita. Cliza però non riuscì nel suo intento e abbandonò Bussana Vecchia ma al suo posto vi si stabilì un pittore, Vanni Giuffrè, che ebbe il coraggio di presentarsi in comune e creare per il borgo una sorta di “costituzione della comunità di artisti di Bussana Vecchia“.

Chiunque voleva stabilirsi in quel luogo avrebbe dovuto ristrutturare uno dei ruderi unicamente con i materiali del luogo e doveva essere un artista che viveva della sua arte.

Oggi la popolazione del luogo può dire di averne passate di tutti i colori. Dal principio ha vissuto senza acqua e senza luce. Ha affrontato battaglie legali con il Demanio ma ha resistito e lottato e ci ha regalato un borgo antico dalle sfumature affascinanti e, certamente, molto originale, fatto di pietre dipinte e negozi di artigianato e quadri.

Piazzetta del borgo degli artisti di Bussana Vecchia
Piazzetta Golosa del borgo degli artisti – Bussana Vecchia, (Foto di Chantal Guzzetti)

La strada che vi conduce non è ampia ma, una volta parcheggiato sulla via e fatti due passi, si apre uno spettacolo pittoresco che vale la visita. Il paesino si sviluppa in vicoli pedonali rustici di acciottolato e non è per nulla evidente, a una prima occhiata, che le strutture sono state rimesse in piedi, pietra dopo pietra, da mani poco esperte.

L’atmosfera che si respira, tra gli archi e i negozietti di articoli fatti a mano dagli artisti, è indescrivibile. Nella prima piazzetta, dedicata a un artista non più in vita, si possono gustare ottime torte, oppure pranzare nell’osteria del borgo.

Il resto è tutto da scoprire, compreso un originale giardino botanico allestito sui ruderi delle vecchie abitazioni abbattute o crollate dopo la scossa di terremoto e la chiesa della quale solo le mura sono rimaste in piedi, fino ai negozietti dell’usato e i B&B dove poter alloggiare.

Pare che Bussana Vecchia sia l’unico paese italiano con una sorta di statuto indipendente e anarchico che sta resistendo alle pressioni statali e dove gli abitanti vivono in perfetto accordo e pace. Quello che gli artisti hanno creato, possiamo dirlo, è un capolavoro artistico calpestabile.

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Un piccolo consiglio per chi volesse fare una visita a questo luogo originale: la strada che conduce a Bussana Vecchia non è larga e c’è un unico punto, in cima, dove fare inversione, quindi, se avete una macchina piuttosto grande, parcheggiatela dove sapete di poter fare manovra.

Inoltre il navigatore del motore di ricerca più conosciuto al mondo purtroppo suggerisce una strada che non raggiunge più il borgo. Arrivate dunque fino al mare, fino a Bussana Nuova, e da lì troverete l’indicazione per il vecchio comune.

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