È arrivata il 1 luglio nelle librerie l’iconica guida Slow Food, di pubblicazione biennale, dedicata ai migliori birrifici d’Italia
La guida premia, tramite assegnazione della ormai ambita “chiocciola”, i produttori italiani che si sono guadagnati i migliori voti di oltre 100 esperti del settore, spiccando per eccellenza valutata in base alla qualità complessiva, l’attenzione all’ambiente in riferimento al territorio, le caratteristiche organolettiche, la costanza produttiva e la qualità del prodotto finito.
La birra artigianale italiana è un fenomeno in espansione da più di 25 anni, che sta guadagnando consensi in tutto il mondo; infatti nonostante la secolare tradizione vinicola, attualmente si contano nel paese più di 1000 birrifici artigianali. Si tratta di una realtà che vede sempre più spesso impegnati imprenditori giovani, che negli ultimi anni si sono affermati sempre di più grazie alla costante ricerca dei migliori ingredienti, materie prime di qualità spesso locali, e grazie anche alla voglia di sperimentazione e innovazione con un occhio attento anche al design delle etichette, hanno prodotto birre che sono riuscite a sopravvivere nel tempo e a competere perfettamente con l’alto livello quantitativo e qualitativo internazionale.
Le statistiche confermano: nel settore delle birre artigianali italiane crescono investimenti e produzione, raggiungendo un pubblico vario e sempre più ampio, infatti molte etichette sono ormai entrate nella grande distribuzione. Gli italiani bevono sempre più birra, e molti di loro non si limitano più a chiedere genericamente “una bionda” ma sono informati sulle varie tipologie. Cresce sempre di più il piacere della degustazione, in una tendenza a costante evoluzione, fenomeno che ha portato anche molti tra più grandi chef ad avere una carta delle birre come per i vini, e a proporre interessanti abbinamenti con piatti gourmet.
La guida di slow food è quindi ormai diventata un vero e proprio appuntamento imperdibile per molti consumatori e non più di soli appassionati del settore. Quest’anno inoltre propone un’interessante novità, l’elenco aggiornato e diviso per regioni dei locali dove è possibile degustare le birre inserite nella guida.
Quali sono allora i migliori produttori di birre artigianali “Made in Italy”?
Ecco l’elenco, regione per regione:
Piemonte Elvo – Graglia (BI), LoverBeer – Marentino (TO), Montegioco – Montegioco (AL) Croce di Malto – Trecate (NO), Troll – Vernante (CN), Beba – Villar Perosa (TO)
Liguria Maltus Faber – Genova
Lombardia Elav – Comun Nuovo (BG), Birrificio Rurale – Desio (MB) New entry, Birrificio Italiano – Limido Comasco (CO), Lambrate – Milano, Carrobiolo – Monza, Hammer – Villa d’Adda (BG)
Alto Adige Batzen – Bolzano
Veneto Ofelia – Sovizzo (VI), Siemàn – Villaga (VI) New entry
Friuli Venezia Giulia Foglie d’Erba – Forni di Sopra (UD)
Toscana Brùton – Lucca, Birrificio del Forte – Pietrasanta (LU) New entry
Umbria Birrificio dell’Eremo – Assisi (PG) New Entry
Marche Mukkeller – Porto Sant’Elpidio (FM), MC-77 – Serrapetrona (MC)
Lazio Hilltop – Bassano Romano (VT),Vento Forte – Bracciano (RM)
Abruzzo Almond ’22 – Loreto Aprutino (PE), Opperbacco – Notaresco (TE)
Campania Sorrento – Massa Lubrense (NA), Birrificio dell’Aspide – Roccadaspide (SA)
Puglia Birranova – Conversano (BA)B94 – Lecce
Sardegna Barley – Maracalagonis (CA)