Willy, il ragazzo di 21 anni di Colleferro, ucciso nella serata di ieri, supplicava i suoi assassini di fermarsi: “Vi prego, basta, non respiro più”
Willy, il ragazzo di 21 anni di Colleferro, di origini capoverdiane, morto durante la notte perchè pestato a sangue da un gruppo di ragazzi, implorava i suoi assassini di fermarsi, stando alla ricostruzione di una testimone rilasciata a Repubblica, urlando: “Basta, vi prego, non respiro più”. I fatti sono avvenuti a Colleferro dopo che Willy era intervenuto per difendere un suo amico dall’aggressione di uno dei ragazzi che poi avrebbero ucciso il ragazzo di 21 anni.
La donna testimone dell’aggressione al ragazzo racconta tutta la violenza bruta che animava quei quattro ragazzi mentre picchiavano Willy, riempiendolo di calci e pugni e riducendolo in fin di vita: “Non dimenticherò mai le grida di quel ragazzino. Povera creatura. Quelli erano dei diavoli, non esseri umani, delle furie. Quando hanno finito di picchiarlo sono scappati su un Suv come niente fosse. Tutto quello che abbiamo potuto fare è stato prendere il numero di targa e chiamare i carabinieri”.
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Omicidio di Willy: chi sono i suoi assassini

Ad uccidere Willy sono stati quattro ragazzi che da tempo terrorizzano le persone e danno vita a risse nella zona, una banda conosciuta come “la banda di Artena”. Due degli assassini di Willy sono fratelli che praticano da tempo una disciplina, Mma (Mixed martial arts), che unisce alcuni elementi della boxe e altri delle arti marziali, una disciplina che può essere molto violenta e che i fratelli usavano praticare anche fuori dalle palestre. Molti dei ragazzi della gang sono cultori delle armi e pubblicavano post sui social inneggianti alla violenza.
Tra gli assassini di Willy c’è chi aveva già precedenti per spaccio, chi per lesioni ed erano già stati coinvolti spesso in risse. Ora gli assasini di Willy sono nel carcere di Rebibbia indagati per omicidio preterintenzionale, mentre un quinto membro della banda è in stato di fermo e potrebbe rispondere di favoreggiamento in omicidio.