Un bambino di sei anni, proveniente dalla Libia, attraversa il Mediterraneo e si ricongiunge alla famiglia arrivata mesi fa in Italia dopo un lungo viaggio
Junior, questo il nome di un bambino africano di sei anni che ha attraversato il Mediterraneo per raggiungere l’Italia e unirsi alla mamma e alla sorella gemella scappate dalla Libia mesi fa. La famiglia del bambino si trovava al Cara di Crotone, dopo essere arrivata in Sicilia a febbraio. Grazie all’aiuto della Croce Rossa italiana, il bambino, arrivato in Sicilia qualche giorno fa, ha potuto riabbracciare la madre e la sorella. Il video del ricongiungimento sta facendo commuovere tutti: Junior, appena vede la sorella, corre tra le sue braccia e al loro abbraccio si unisce la madre. Una scena emozionante, che da sola dovrebbe bastare a spegnere tutte le parole d’odio e intolleranza che spesso, miseramente, si sprecano nei confronti degli immigrati. Una scena di amore e umanità.
Junior e la decisione della mamma di abbandonare la Costa d’Avorio
I motivi che spingono le persone a migrare sono sempre i più disparati, ma quasi sempre sono accomunati da una cosa: la speranza di vivere una vita migliore altrove. Si scappa dalle guerre, dalla povertà, dalle violenze di un regime. La mamma di Junior aveva deciso di scappare per offrire ai figli una vita diversa da quella vissuta da lei, lontano dalla povertà di un Paese dilaniato da continue guerre civili.
La Costa d’Avorio, da sempre considerato uno degli Stati più stabili dell’Africa subsahariana, è spesso scossa da guerre locali causate dai dissidi tra le numerose etnie – una sessantina- che vivono nel Paese. In un contesto del genere, insieme al desiderio di evitare che la figlia potesse subire la pratica dell’infibulazione, la madre di Junior aveva deciso di partire. Quindi il viaggio fino alla Libia, Paese in cui i migranti vengono imprigionati e sottoposti a torture. Da qui l’idea di scappare per raggiungere l’Italia.
La donna riuscì a partire nel febbraio del 2020 soltanto con la figlia, lasciando Junior alle cure di una sua connazionale. E, finalmente, dopo mesi di separazione, Junior è riuscito ad arrivare in Italia, insieme alla donna che lo accudiva. Fondamentale per il ricongiungimento è stato l’intervento della Croce Rossa italiana.