Dopo il Gran Premio a Suzuka finalmente arriva il verdetto da parte della Fia: la RedBull ha sforato il budget cup. Se già le polemiche erano in libera circolazione nel paddock, dopo questo annuncio della Federazione, molti team principal hanno cominciato a batter pugno sulla questione.
In prima linea, il solito Toto Wolf, numero uno della Mercedes, che si è detto molto infastidito da questa situazione, mettendo anche in luce che il suo team ha ben chiaro quanto spende ogni anno, ma soprattutto che anche “solo” 300.000 dollari posso fare la differenza tra vincere e perdere. Al tempo stesso il manager austriaco, ha sempre mostrato realismo sul fatto che fosse oggettivamente molto difficile, se non quasi impossibile, andare a toccare i punti assegnati nel campionato 2021, sebbene previsto come possibilità dal regolamento.
Wolf ha inoltre espresso che “il regolamento finanziario deve essere visto allo stesso modo di quello tecnico o sportivo. Sono delle pietre miliari. Se si viene squalificati per una violazione tecnica, la stessa cosa dovrebbe accadere per una finanziaria.”
Anche il sette volte campione del mondo, Lewis Hamilton, si è lasciato a dichiarazioni pungenti: “ciò che ricordo è che noi dopo Silverstone non abbiamo più potuto aggiornare l’auto, mentre la scuderia con base a Milton Keynes ogni fine settimana aveva qualcosa di nuovo. Credo abbia portato almeno quattro evoluzioni da quel momento”.
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La decisione finale della Fia
A distanza di due settimane circa, dalla presa in atto che la RedBull avesse effettivamente sforato il budget cup, finalmente la Fia ha reso nota la sanzione da applicare alla scuderia di Max Verstappen: multa da 7 milioni di dollari e limitazione dell’uso della galleria del vento del 10% per l’anno prossimo.
È stato messo in luce, anche, a quanto ammonta la cifra che la scuderia ha superato, e si tratterebbe di circa 2 milioni di dollari, ma team principal Christian Horner non è d’accordo: “In realtà la nostra infrazione è solo di 430mila dollari. Le sanzioni sono enormi e impattanti per il 2023. Nel 2021 non abbiamo avuto nessun vantaggio in pista da questi soldi spesi in più. Verstappen ha vinto in modo equo”.
Perché Horner parla di 430mila dollari? Perché secondo lui la scuderia non ha speso un centesimo in più per lo sviluppo della vettura, ma che l’“eccesso di spesa è relativo ad alcune tasse, al cambiamento delle regole pervenuto a giugno. Si è parlato tanto dei costi del catering, che è sempre stato un benefico di chi lavora in Red Bull e lo consideravamo un costo che potesse essere escluso”.
C’è da chiedersi come mai la scuderia austriaca abbia avuto così tanti problemi nella comprensione del nuovo regolamento. Toto Wolf, infatti, aveva commentato chiedendo sarcasticamente come mai “nove team su dieci hanno rispettato il budget cup e solo uno non lo ha fatto”. Rimane l’interrogativo su che cosa comporterà tutta questa situazione per il futuro, perché come ha, giustamente, sottolineato Mattia Binotto, ai microfoni di Sky “è sicuramente un peccato che se ne parli a ottobre della stagione successiva, perché a questo punto, oltre alle implicazioni sul campionato dell’anno scorso, ci sono anche quelle sul campionato in corso”.
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Sì, perché è inevitabile che gli “eventuali” sviluppi che il team austriaco abbia apportato lo scorso anno, siano stati favorevoli anche alla stagione 2022 che si è ormai conclusa poiché la RedBull ha messo il sigillo su entrambi i campionati.
Foto in evidenza: Fia, Federazione Internazionale dell’Automobile (Foto Instagram @mohammed.ben.sulayem)