Andrea Pirlo (Classe 1979) è stato designato come nuovo allenatore della Juventus. Possiamo dire una scelta azzardata e coraggiosa da parte della Società bianconera
La decisione di mettere Pirlo alla guida dalla Vecchia Signora è del Presidente Andrea Agnelli che nel dopo partita della Champions aveva detto che “Bisogna ripartire con rinnovato entusiasmo e la voglia di vincere”. Possiamo dire che era un chiaro messaggio sulle sue intenzioni di cambiare aria, in particolare per la panchina.
Andrea Pirlo: una scommessa per la Champions
La maledizione della Champions non ha risparmiato Maurizio Sarri come del resto qualche anno fa Massimiliano Allegri che fu esonerato dalla panchina bianconera dopo aver conquistato il titolo italiano e il successivo KO in Europa. A questo punto Andrea Pirlo sarà l’uomo che riuscirà ad interrompere la maledizione della Vecchia Signora?
L’ex centrocampista era stato destinato a ripercorrere lo stesso percorso compiuto da Zidane ovvero partire come allenatore delle giovanili, infatti, neppure una decina di giorni fa, lo stesso Agnelli l’aveva presentato come nuovo allenatore dell’Under23 della Juventus.
La società, prima della decisione finale, ha sondato diversi altri allenatori come Zidane (nel caso avesse lasciato la guida del Real Madrid) e anche Paulo Sousa e Pochettino. Quest’ultimo subito accantonato per le sue esose richieste economiche. E così la società ha siglato un biennale con Pirlo.
L’ex Maurizio Sarri: “Non è scattata la scintilla”
Una volta ricevuta la lettera di licenziamento, Maurizio Sarri si è incontrato di persona con il suo Staff per comunicargli la decisione della Società. “Dicono che non è scattata la scintilla tra noi e la squadra”, si è limitato a dire, secondo quanto riferito dai giornali.
Il suo futuro? In molti ritengono che seguirà le orme del suo predecessore Massimiliano Allegri che dopo essere stato esonerato dalla panchina della Juventus con ancora un anno di contratto, rimase dodici mesi alla finestra e stipendiato dalla Vecchia Signora. Stessa sorte di Maurizio Sarri.